È il primo incontro mondiale dedicato all’Impronta Ecologica. L’impronta ecologica è un indicatore sintetico di sostenibilità ambientale che è stato proposto per la prima volta intorno agli anni 90 dall’Università della British Columbia (Canada)
Il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Chimiche, dell’Università di Siena, in collaborazione con il Global Footprint Network (Usa), organizza, dal 14 al 17 giugno un evento internazionale intitolato: Footprint Forum 2006.
Il Footprint Forum è il primo incontro mondiale dedicato all’Impronta Ecologica. L’impronta ecologica è un indicatore sintetico di sostenibilità ambientale che è stato proposto per la prima volta intorno agli anni 90 dall’Università della British Columbia (Canada). Attraverso questo nuovo indicatore è possibile stimare l’impatto che una determinata popolazione esercita su una data area, quantificando la superficie totale di ecosistemi ecologicamente produttivi (terrestri ed acquatici) che è necessaria per fornire le risorse necessarie alla popolazione e per assorbire le emissioni, più o meno dannose, che sono state prodotte. La sua unità di misura è l’ettaro di territorio biologicamente produttivo o global hectar (gha). L’impronta ecologica è un «indicatore ombrello», ossia un indicatore capace di riassumere le informazioni provenienti da indicatori diversi che acquista particolare significato nelle analisi comparate, in special modo se confrontato con la disponibilità di risorse e servizi forniti dalla natura, in altre parole, con la biocapacità. Così come una famiglia o un governo compiono, ogni anno, un bilancio delle entrate e delle uscite per avere un’idea chiara della loro situazione economica, allo stesso modo un’Amministrazione ecologicamente responsabile non perde mai d’occhio il proprio Capitale Naturale stimando un bilancio tra le domande/i bisogni dell’uomo e le offerte da parte della natura.
Il Footprint Forum è rivolto a tutti i membri delle organizzazioni vicine al Global Footprint Network, ma anche agli studenti, agli amministratori, ai professionisti, ai ricercatori, insomma a tutti coloro che a vario titolo sono interessati al problema della sostenibilità. Il corso è un evento unico perché dà la possibilità di prendere parte a discussioni concernenti il tema della sostenibilità e dell’impatto ambientale insieme agli esperti mondiali nel settore. Il corso offre la possibilità di:
? Conoscere le basi scientifiche dell’Impronta Ecologica.
? Essere in grado di analizzare ed interpretare i risultati delle applicazioni della Impronta ecologica.
? Comunicare efficacemente i vari aspetti dell’Impronta ecologica.
? Apprendere le modalità di applicazione di questo nuovo indicatore a livello locale, nazionale, internazionale, quindi istituzionale e accademico.
Il corso si svolgerà in tre diverse giornate: Mercoledì 14 e Giovedì 15 Giugno a Colle Val d’Elsa. Le due prime giornate sono riservate ai partner del Global Footprint Network per un approfondimento delle questioni concernenti il tema dell’Impronta Ecologica.
Venerdì 16 Giugno a Siena. Per la terza giornata è organizzata una conferenza pubblica presso il complesso museale di Santa Maria della Scala, nel centro storico di Siena e prevede la partecipazione di importanti ospiti:
Mathis Wackernagel – direttore del Global Footprint Network – Jacqueline McGlade – direttore esecutivo dell’European Environment Agency – Mick Bourke – presidente dell’Environmental Protection Authority dello stato di Victoria, Australia e un delegato del Coordinamento Agende 21 Locali Italiane.
L’ingresso alla conferenza è gratuito ed è prevista la traduzione simultanea nelle diverse lingue per consentire una più agevole comprensione.
Sabato 17 giugno a Colle Val d’Elsa si svolgerà un corso intensivo della durata di un giorno sulle conoscenze scientifiche di base, sui principi metodologici, sugli strumenti e sulle strategie di comunicazione dell’Impronta Ecologica. (c. r.)
(Fonte Arpat)