Camosci morti, un prelievo poco accorto?

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L’Esecutivo del Gruppo Camoscio Italia ne chiede conto alla direzione del Parco e pone alcune domande

Il 27 settembre scorso la stampa locale abruzzese ha riportato con una certa evidenza la notizia della morte di due individui di Camoscio d’Abruzzo avvenuta nel Parco d’Abruzzo, Lazio e Molise, durante le operazioni di cattura operate da una équipe di 50 persone del Parco e del Corpo Forestale (con elicottero in attesa per il trasporto), con la presenza di 4 veterinari competenti e la supervisione del prof. Sandro Lovari. L’operazione era finalizzata alla reintroduzione molto attesa del Camoscio d’Abruzzo nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
In un comunicato stampa