Gas serra – Aumentano CO[P]2[/P] e N[P]2[/P]O

255
Tempo di lettura: 3 minuti

Il livello di metano rimane invariato. I tre gas principali sono i maggiori responsabili dell’effetto serra che ha luogo dall’inizio della rivoluzione industriale, ovvero dalla seconda metà del settecento

L’analisi dei livelli atmosferici dei Gas Serra effettuata dal Wmo (World Monitoring Organization: Agenzia specializzata delle Nazioni Unite) riporta livelli record sia par l’anidride carbonica (CO2) sia per il protossido di azoto (N2O) per il 2005. I due gas hanno raggiunto rispettivamente la concentrazione di 379.1 ppm (parti per milione) e di 319.2 ppb (parti per miliardo), il livello di Metano rimane invece invariato e si attesta su 1783 ppb (valori espressi come mixing ratio).
Nel 2005 la crescita della concentrazione atmosferica di CO2 e N2O è stata coerente con la tendenza degli ultimi anni mentre l’aumento del metano ha continuato a rallentare. L’indice Aggi (Annual Greenhouse Gas Index), recentemente introdotto dalla statunitense Noaa (National Oceanic & Atmosferic Administration), mostra che dal 1990 al 2005 il forzante radiativo di tutti i gas serra a lunga persistenza è aumentato del 21,5%.
Il report di WMO sui Gas Serra è il secondo di una serie di resoconti che ogni anno riassumeranno i trend dei principali Gas (CO2, CH4 e N2O) e riporteranno un sommario per la contribuzione dei gas minori.

I tre gas principali sono i maggiori responsabili dell’effetto serra che ha luogo dall’inizio della rivoluzione industriale, ovvero dalla seconda metà del settecento.
Il programma Global Atmosphere Watch (Gaw) del Wmo promuove osservazioni affidabili e sistematiche dell’ambiente atmosferico globale; i dati delle misurazioni sono riportati dai Paesi partecipanti e archiviati e distribuiti dal World Data Center for Greenhouse Gases (Wdcgg) al Japan Metereological Agency (Jma).
Il sistema climatico e meteorologico è condizionato dalle attività umane che determinano cambiamenti nella temperatura e nelle caratteristiche della superficie della terra. Il bollettino del Wmo si concentra su quei gas serra il cui aumento è diretta conseguenza delle attività umane e che in genere persistono nell’atmosfera molto più del vapore acqueo.
Il radiative forcing (forzante radiativo) totale di tutti questi gas è aumentato del 21,5% dal 1990 e l’Aggi dell’1,25% dal 2004 al 2005.

Anidride carbonica (CO2)

L’anidride carbonica è il più importante gas prodotto dalle attività umane ed è responsabile del 90% dell’aumento del forzante radiativo degli ultimi 10 anni. Per circa 10.000 anni prima della rivoluzione industriale la CO2 nell’atmosfera è stata più o meno costante a circa 280 ppm (parti per milione: il numero di molecole del Gas Serra per milione di molecole d’aria).
Questa quantità era il frutto di un equilibrio fra l’atmosfera, la biosfera e gli oceani dovuto ai vari processi di fotosintesi, respirazione e scambio fisico di CO2. In seguito, e a partire dal 1700, la CO2 atmosferica è aumentata del 35,4%, principalmente a causa dell’utilizzo dei combustibili fossili ma anche della deforestazione. Misurazioni ad alta precisione iniziate nel 1958, mostrano che, della CO2 derivante dai combustibili fossili, circa il 55% corrisponde all’aumento della CO2 atmosferica, mentre la parte rimanente è stata rimossa dall’atmosfera dagli oceani e dalla biosfera terrestre. La CO2 totale media nel 2005 era 379,1 ppm e l’aumento dal 2004 al 2005 è stato di 2 ppm. Nell’ultimo decennio l’aumento medio è stato di 1,9 ppm.

Metano (CH4)

Il metano contribuisce per circa il 20% del forzante radiativo dovuto ai gas serra.
Il Metano è emesso nell’atmosfera da processi naturali e da fonti antropogeniche; è rimosso dall’- atmosfera dalla reazione con radicali idrossidi (OH) ed ha una permanenza nell’atmosfera di circa 9 anni.

Il livello di metano atmosferico era di circa 700 ppb prima dell’era industriale; in seguito, a causa delle emissioni dovute alle attività umane, si è avuto un aumento di metano di 2,5 volte. Globalmente dal 2004 al 2005 non c’è stato aumento del metano, questo in contrasto con l’aumento di 13 ppb/anno che si aveva alla fine degli anni Ottanta, ma in linea con la tendenza alla diminuzione dell’incremento dell’ultimo decennio, durante il quale l’aumento medio è stato di 3 ppb per anno.

Protossido di Azoto (N2O)

Questo gas contribuisce per circa il 6% del forzante radiativo a lunga persistenza. È emesso nell’atmosfera da fonti naturali e antropogeniche, inclusi gli oceani, il suolo, la combustione di biomasse e di combustibili, l’uso di fertilizzanti e vari processi industriali. L’emissione derivata dalle attività umane corrisponde a circa un terzo del totale, la rimozione dall’atmosfera avviene invece per processi fotochimici nella stratosfera.
Globalmente la media di N2O nel 2005 era di 319,2 ppb, con un aumento di 0,6 ppb rispetto all’anno precedente. L’aumento medio è stato di 0,74 ppb durante l’ultima decade.

Altri Gas Serra

I CloroFluoroCarburi (CFCs), contribuiscono anche al forzante radiativo dell’atmosfera con un contributo del 12%.
I CFCs nell’atmosfera stanno diminuendo lentamente e il loro impatto è ancora molto significativo per l’effetto serra. In particolare alcune specie, come gli idroclorofluorocarburi (HCFCs) stanno rapidamente aumentando. L’ozono nelle troposfera non ha un tempo di vita molto lungo, ma ha un effetto serra comparabile con quello dei CFCs. Anche l’ozono troposferico è importante per l’effetto serra, ma è difficile stimarne la distribuzione globale e il trend vista la distribuzione irregolare. (f. t.)

(Fonte Arpat)
(12 Gennaio 2007)