La ricercatrice dell’Enea Stella Styliani Fanou: «nel momento in cui si decide di costruire, insieme alla destinazione d’uso di un immobile si dovrebbe definire anche il profilo energetico di una costruzione. Dall’ideazione dell’edificio, alla tipologia edilizia, fino all’inserimento dell’involucro e degli impianti dipendono i consumi energetici finali di un edificio»
Una casa energicamente autonoma è simile ad un’abitazione tradizionale con la differenza che la prima è in grado di produrre l’energia di cui necessita. In Italia i consumi energetici delle case sono tra i più alti al mondo, la media è di 120 kWh per mq l’anno contro i 30-45 di Austria, Germania, Danimarca.
Oltre il 40% dell’energia consumata in Italia è riconducibile al settore civile e di questo circa i due terzi è utilizzato per la climatizzazione degli ambienti (invernale ed estiva) e la produzione di acqua calda.
L’architettura bioclimatica e le tecnologie del solare offrono oggi soluzioni