Anche nella stessa Unione Europea, soggetta a regolamentazioni più rigide, non c’è un’informazione precisa su dove va a finire più del 75 per cento dei rifiuti elettronici prodotti
Rimane sconosciuto ancora oggi il destino di vaste quantità di rifiuti elettronici. Lo denuncia Greenpeace nel rapporto «Toxic-Tech: non nel nostro cortile», diffuso oggi in tutto il mondo. Nonostante la presenza di tanti vecchi prodotti elettronici in garage e soffitte, molti di essi finiscono in inceneritori e discariche o vengono esportati, spesso illegalmente, nei Paesi in via di sviluppo. È il caso dell’Africa, dove i rifiuti elettronici vengono smaltiti a terra, e dell’Asia dove finiscono in rudimentali impianti di riciclaggio, con evidenti ripercussioni su salute, sicurezza e ambiente.
Anche nella stessa Unione Europea, soggetta a regolamentazioni più rigide, non