Gli studenti livornesi su Poseidon

366
Tempo di lettura: 3 minuti

Tre classi di studenti di Istituti superiori livornesi hanno avuto la possibilità di effettuare una breve uscita in mare a bordo del battello oceanografico Arpat «Poseidon» ed osservare alcuni strumenti utilizzati per l’attività di monitoraggio
marino costiero

Arpat ha aderito, per il quarto anno consecutivo,
all’iniziativa denominata «Scuole in barca» promossa da
Comune di Livorno, Comitato attività remiere di Livorno
e Circoscrizione 1 , con il coordinamento dell’Ufficio
Scolastico Provinciale educazione fisica sportiva di
Livorno. Con tale progetto vengono coinvolti gli studenti delle
scuole medie superiori di Livorno, in un percorso educativo
e sportivo che ha l’obiettivo di promuovere la cultura del mare e degli sport remieri fra i giovani, attraverso la realizzazione di incontri e manifestazioni con alcuni soggetti pubblici e privati che quotidianamente vivono il mare: Museo di storia Naturale del Mediterraneo, Capitaneria di Porto, Autorità Portuale, Arpat, Costieri D’Alesio, Sezioni nautiche livornesi. In particolare l’Area Mare di Arpat ha partecipato
alla Conferenza, che si è tenuta il 2 aprile presso il Museo di Storia naturale del Mediterraneo di Livorno, in cui è stata presentata agli studenti delle scuole aderenti al progetto una relazione di Michele Magri sull’attività del battello oceanografico Poseidon, costruito appositamente per l’attività di controllo e monitoraggio marino costiero, in dotazione ad Arpat fin dal 1998. Nella bella mattina di sole del 6 maggio tre classi di studenti degli Istituti superiori livornesi Ipsia
Orlando, Itis Galilei e Istituto Nautico Cappellini hanno avuto la possibilità di effettuare una breve uscita in mare a bordo del battello oceanografico Poseidon ed osservare alcuni strumenti utilizzati per l’attività di monitoraggio marino costiero. Il comandante Michele Magri e il tecnico Riccardo
Biancalana hanno spiegato ai ragazzi che la Toscana,
con i suoi 600 km di costa, comprese le isole, dispone
di un ambiente marino certamente tra i più vari e interessanti,
non solo d’Italia, ma anche dell’intero bacino del Mediterraneo e quindi per proteggerlo occorre,
innanzitutto, conoscere a fondo le caratteristiche qualitative delle sue acque e dei suoi ecosistemi marini.
L’ambiente marino costiero, identificato come quel tratto di mare e fondo marino compreso nei tre chilometri di distanza dalla costa oppure i 50 metri di profondità, rappresenta un ecosistema tra i più ricchi in fatto di biodiversità: i fattori fisici presenti, tra i quali l’intensità della luce, il moto ondoso, il tipo di litorale fanno si che in pochi metri di spazio milioni di
organismi si alternino. Dai semplici granchi che vivono nel piano della scogliera continuamente battuta dalle onde, alle aragoste e al prezioso corallo che vivono più in profondità, lontani dalla luce, per passare dall’ambiente preferito dalle
alghe e dai pesci. Ovviamente per conoscerlo e studiarlo
in modo da proteggerlo, l’ Arpat si è dotata di professionalità e attrezzature in grado di effettuare qualsiasi attività legata all’ambiente marino costiero. Quindi capacità di effettuare campagne di ricerca e monitoraggio, l’utilizzo di sonde multiparametriche per l’acquisizione dei parametri chimico fisici dell’acqua, immersioni per campionamenti e riprese video fotografiche delle biocenosi presenti, raccolta di sedimento con benne, box-corer e carotiere per le successive analisi chimiche lungo tutta la costa toscana.
Gli studenti hanno potuto osservare alcuni strumenti utilizzati per il monitoraggio biologico delle acque; in particolare hanno visto il funzionamento del R.O.V., un «robot subacqueo» munito di telecamera e bussola, che permette di osservare il fondale marino per avere le informazioni di base sul tipo di fondale e di biocenosi presenti. Inoltre gli studenti hanno calato in mare il retino utilizzato per il prelievo e la cattura dello zooplancton marino ed hanno osservato il funzionamento
della sonda multiparametrica che trasmette, in tempo
reale, i dati ad un pc (situato nella cabina comandi) sui
parametri chimico fisici (temperatura, ossigeno, salinità,
clorofilla, ecc) delle acque marine.