Controlli Arpat agli impianti di incenerimento dei rifiuti.

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Approvate con Delibera della Giunta Regionale n.652 del 4 agosto 2008 sono state approvate la tempistica e le procedure di comunicazione da parte di Arpat degli esiti dei controlli effettuati presso gli impianti di incenerimento dei rifiuti

Con Delibera n° 272 del 14/04/08 (Dgrt) la Giunta regionale toscana ha approvato i criteri direttivi sugli impianti di incenerimento, alla cui stesura ha collaborato anche Arpat sulla base della propria esperienza.
La Dgrt riguarda i gestori degli impianti di incenerimento, le Amministrazioni autorizzanti (Province) e l’Ente di controllo tecnico (Arpat).
L’obiettivo dei criteri direttivi è il contenimento delle emissioni degli impianti di incenerimento ai livelli minimi attraverso:
? elevate performance di funzionamento degli impianti di incenerimento e dei relativi sistemi di contenimento delle emissioni mediante standard gestionali il più possibile omogenei e comunque elevati
? la riduzione e la prevenzione delle situazioni di non conformità e, comunque, la tempestiva adozione di misure correttive in presenza di non conformità
? l’adozione di azioni correttive nei casi di accertata deriva dei parametri di processo ed emissivi rispetto a quelli rilevati nelle condizioni ottimali di funzionamento
? la prevenzione di eventi incidentali prevedibili e la gestione tempestiva e sicura di quelli non prevedibili.
Per tale motivo i criteri direttivi specificano aspetti generali della norma. Tra questi, in particolare, anche le modalità di comunicazione senza indugio degli eventi anomali
ed incidentali. Ne consegue che per l’effettività dei contenuti dei criteri, ove le anomalie siano accertate da dati misurati (dal gestore mediante autocontrollo/automonitoraggio o da Arpat mediante controllo/monitoraggio) questi devono essere
resi disponibili con celerità seppur nei tempi tecnici necessari per la loro produzione.
La Dgrt 272 del 14.04.08 richiede per il gestore tempi di risposta congrui con la tipologia di risultato da ottenere e da valutarsi in sede di rilascio dell’autorizzazione.
Con la Dgrt n.652 del 4.8.2008 si disciplina quindi le modalità di comunicazione degli esiti degli accertamenti tecnici e tecnico analitici effettuati da Arpat presso gli impianti di incenerimento avendo cura di distinguere le ipotesi di regolare funzionamento da una accertata non conformità.
Tale disciplina riguarda le situazioni di «normalità» dell’attività di Arpat, intendendo per «normale» una situazione non caratterizzata da emergenze di tipo incidentale o da attività in corso di pari livello che impegnino, in attività istituzionali obbligatorie, le stesse risorse occupate nel controllo degli inceneritori. Situazioni di documentata «non normalità» possono motivare tempi diversi da quelli indicati.

Modalità di restituzione dati

Rapporto annuale
La struttura Arpat territorialmente competente riferisce sull’attività svolta annualmente presso ogni impianto di incenerimento con un rapporto annuale di sintesi secondo un format il più possibile omogeneo inoltrato, di norma entro la fine di febbraio dell’anno successivo, a Provincia, Comune,
e Direzione Arpat.
Quest’ultima, sulla base dei rapporti dei singoli impianti, redige un quadro sintetico generale che, corredato, dai singoli rapporti, è inoltrato, entro marzo, alla Regione. Il quadro sintetico sarà reso disponibile anche al pubblico mediante il sito internet di Arpat.
Il rapporto annuale darà conto di tutte le attività svolte direttamente da Arpat, valuterà, per quanto disponibile, la relazione che il gestore è tenuto a presentare con frequenza annuale, riporterà le azioni correttive adottate dal gestore ove resesi necessarie e comunque in caso di anomalie
di funzionamento o eventi incidentali ed individuerà le eventuali azioni di miglioramento che potrebbero essere valutate opportune.

Rapporti intermedi
Arpat relaziona con rapporti intermedi alla Provincia e al Comune, con i tempi più avanti indicati, su ogni singolo intervento, programmato o meno, effettuato nel corso dell’anno presso gli impianti di incenerimento. La Regione sarà puntualmente informata, con la stessa tempestività prevista per le Amministrazioni di cui sopra, in caso di non conformità o di eventi incidentali. La tempestività è dettata dalla rilevanza degli accertamenti sul quadro emissivo degli impianti, come meglio precisato in seguito.
Arpat, in merito alle attività analitiche relative al controllo degli inceneritori di rifiuti, fornisce risposte nei tempi tecnici necessari esplicitati in seguito , attivando un meccanismo di sussidiarietà tra le strutture dipartimentali nel caso in cui, dopo il prelievo, problemi inerenti guasti alla strumentazione di analisi o alla non preventivata indisponibilità degli operatori, non consentano di rispettare i tempi stabiliti per il termine delle analisi. La Dgrt n.652/2008 quindi definisce in dettaglio i parametri che sono sottoposti a controllo e per ciascuno di essi definisce dei tempi di risposta.

Banca dati degli atti della Giunta Regionale