L’Ue rischia di non raggiungere i propri obiettivi nel 2010, a meno di non intraprendere sforzi significativi durante i prossimi due anni
Secondo la prima valutazione omnicomprensiva dei progressi compiuti dalla Commissione europea e dagli Stati Membri nell’attuazione del Piano d’azione per fermare la perdita di biodiversità per l’Ue (lanciato nel maggio 2006), l’Ue rischia di non raggiungere i propri obiettivi nel 2010, a meno di non intraprendere sforzi significativi durante i prossimi due anni.
La Comunicazione illustra che, «nonostante alcuni risultati incoraggianti», specialmente con la recente ulteriore estensione della rete delle aree protette «Natura 2000» e con investimenti importanti a tutela della biodiversità, «l’integrazione della protezione della biodiversità e degli ecosistemi nelle altre politiche settoriali rimane