In azione per l’ambiente! Conferenza provinciale di educazione ambientale

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Due giornate di lavoro per riflettere sulla didattica e sui temi del consumo critico, della riduzione dei rifiuti, dell’uso saggio della risorsa acqua, della qualità dell’aria, del clima, dell’uso sostenibile dell’energia

Il 3 e il 4 maggio prossimi, nel Parco di Pratolino, a Firenze, si terrà la «Conferenza provinciale di Educazione ambientale. In azione per l’ambiente», organizzata su mandato dell’Assessore provinciale all’Ambiente e alle Politiche del Territorio, Luigi Nigi. La conferenza prevede due giornate di lavoro per riflettere sulla didattica e sui temi del consumo critico, della riduzione dei rifiuti, dell’uso saggio della risorsa acqua, della qualità dell’aria, del clima, dell’uso sostenibile dell’energia.
Arpat, che ha partecipato ai lavori del Comitato tecnico scientifico, sarà presente in seduta plenaria, con una relazione del proprio Direttore Generale Sonia Cantoni con un intervento dal titolo «L’organizzazione della conoscenza», e nei gruppi di lavoro, con propri tecnici esperti nelle tematiche dell’aria, dell’acqua, dei consumi e dell’educazione ambientale.
I nuovi orientamenti dell’Educazione Ambientale, intesa come Educazione allo Sviluppo sostenibile rappresentato nelle esperienze più avanzate dalle quattro dimensioni: del sapere, educativa, economica-ecologica ed istituzionale- sociale), puntano ad una maggiore consapevolezza e partecipazione delle comunità scolastiche e dei cittadini. Peraltro le linee del VI Programma di Azione in materia ambientale della UE, che costituiscono gli obiettivi di riferimento, individuano quattro priorità ambientali verso le quali occorre far convergere le azioni educative: lotta ai cambiamenti climatici, salvaguardia della natura e della biodiversità, riduzione dei rischi per ambiente e salute, gestione sostenibile delle risorse naturali e dei rifiuti.
L’educazione allo sviluppo sostenibile forma alla cittadinanza attiva e consente di comprendere la complessità delle relazioni tra natura e attività umane, a cominciare dall’educazione al consumo consapevole.
Infatti il concetto di spreco/risorsa invita a ripensare il modo in cui si produce e si consuma, in funzione di un rapporto socio-economico più razionale tra produzione, distribuzione e consumi: la riduzione dei rifiuti ed il consumo critico, l’energia ed il consumo sapiente, l’acqua e l’uso saggio.

Queste sono le linee di svolgimento della Conferenza Provinciale sull’Educazione Ambientale, che, come si legge dal documento programmatico, punterà in primo luogo a valorizzare il percorso e l’attività condotta dalla Provincia e dagli Enti Locali, ma anche tutte le diverse e importanti iniziative presenti sul territorio, in coerenza con l’impianto del Sistema Toscano di Educazione Ambientale, di cui Arpat è Struttura di Supporto Tecnico Organizzativo.
L’impianto della Conferenza si prefigge l’obiettivo della costruzione di una rete, che rappresenta l’elemento caratterizzante del sistema educativo/formativo per la sostenibilità. Con questa struttura concettuale è possibile codificare la complessità del sistema ambientale e di quello di sistema formativo integrato.
Nel caso della provincia di Firenze ci si riferisce sia alla rete dei Lea e dei Cea (Laboratori e Centri di educazione Ambientale) in corso di attuazione in quattordici Comuni, sia alla rete virtuale dei soggetti, dei luoghi, delle esperienze di Educazione ambientale sul territorio provinciale, parte del più ampio disegno regionale, per una migliore fruibilità, scambiabilità, conoscenza, qualità del sistema.
La «rete» rappresenta dunque una parola chiave e il «filo conduttore» tra le sezioni plenarie e le sezioni parallele in cui si articola la Conferenza. In tal senso, la dimensione educativa proposta per il territorio provinciale potrà configurarsi come «rete di reti» e come tale aperta alla contaminazione, allo scambio ed al confronto di esperienze e di attività.
Integrazione e coerenza rappresentano le altre parole chiave dell’iniziativa: L’integrazione degli obiettivi e delle attività dovrà essere perseguita sia nelle azioni di livello regionale (azioni di sistema e azioni di area vasta) che nelle azioni di livello locale, che colgono gli effettivi bisogni e le istanze educative del territorio e sono sviluppate dagli Enti Locali, dalle Agenzie pubbliche, da Associazioni e Fondazioni, da privati, imprese, istituzioni scolastiche, ecc., con il sostegno di una «cabina di regia» che ha già lavorato in maniera interistituzionale come «nucleo di valutazione» dei bandi «Infea» e che ha visto la Provincia, l’Arpat e l’Usp (L’Ufficio Scolastico Provinciale) lavorare insieme.
Questa strategia di «Integrazione» è rivolta anche a coloro che stanno fuori dalla rete, cui viene comunque richiesta, come a tutti gli altri soggetti, una complessiva «coerenza» rispetto al sistema regionale toscano di EA. È il caso delle tante Associazioni che con innumerevoli azioni svolte sul territorio e nelle scuole hanno contribuito in maniera decisiva alla diffusione dell’educazione ambientale nel nostro territorio.
In questi anni l’intervento del mondo dell’associazionismo, insieme agli Enti Locali e alle scuole, ha favorito la progressiva maturazione del ruolo dell’educazione ambientale e finanche una sorta di «alleanza», pur nella sporadicità degli interventi. Il nuovo sistema regionale dovrà tenere conto di questa esperienza, superandone i limiti, per costruire obiettivi culturali ed organizzativi comuni.
Per approfondimenti www.provincia.fi.it/conferenzaEA/.

(Fonte Arpat)