Incontro Arpacal e Arpa Sicilia per la tutela del mare

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Tra le emergenze da affrontare insieme sono stati focalizzati: la minaccia delle alghe tossiche e lo studio delle specie biologiche che popolano i mari calabro-siculi

Un rapporto sinergico tra due regioni vicine geograficamente che sono chiamate ad affrontare questioni comuni legate alla protezione dell’ambiente.
Si è parlato di questo nel corso della riunione interistituzionale, che si è tenuta venerdì scorso a Palermo tra la dirigenza dell’Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria), rappresentata dal Commissario, dott. Domenico Lemma e dal Direttore Scientifico, dott. Antonio Scalzo, ed il Direttore generale dell’Arpa Sicilia, ing. Sergio Marino.
Nel corso della riunione si è discusso delle diverse problematiche ambientali legate alla tutela del mare: dal monitoraggio marino-costiero, volto a conoscere lo stato di salute dei mari che bagnano Calabria e Sicilia, alla conoscenza e studio dei parametri meteo-oceanografici dell’area interregionale del mare Mediterraneo. Tra le emergenze da affrontare insieme, inoltre, i dirigenti di Arpacal e Arpa Sicilia hanno focalizzato sulla minaccia delle alghe tossiche e lo studio delle specie biologiche che popolano i mari calabro-siculi. Quest’ultimo aspetto è stato considerato decisamente importante, al fine di conoscere lo stato di salute dei mari in base alla fauna marina che li popola.
Non potevano mancare, come oggetto di discussione della riunione interistituzionale, le diverse problematiche che interessano l’area dello Stretto di Messina, che presenta caratteristiche uniche nel bacino del Mediterraneo. Per questo ed altri obiettivi, quindi, Lemma e Marino hanno concordato un programma di riunioni operative alle quali parteciperanno i tecnici delle due agenzie regionali per la protezione dell’ambiente, al fine di meglio concretizzare il programma di lavoro concordato in via generale tra le due regioni.
«Un incontro proficuo ? hanno commentato Marino, Lemma e Scalzo a margine della riunione ? per attivare un dialogo tecnico-scientifico non solo con una regione a noi vicina, ma anche per studiare in maniera più sistematica le diverse matrici ambientali con uno sguardo non localistico ma più generale. Ciò perché alcune problematiche possono a volte avere delle cause provenienti dall’esterno del territorio regionale».

(Fonte Arpacal)