La gestione degli ecosistemi

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Il 60% degli ecosistemi terrestri, da quelli vegetali e forestali, a quelli animali sia terrestri sia marini, è seriamente danneggiato ed in fase di progressivo degrado. Il maggiore fattore di distruzione degli ecosistemi terrestri è una agricoltura che occupa ormai il 25% di tutte le terre emerse e che in molte parti del mondo è ormai diventata insostenibile e che ha portato soprattutto nella fascia intertropicale alla distruzione di foreste che ormai sono scomparse in 25 paesi e distrutte al 90% in altri 29 paesi. A peggiorare l’impatto dell’agricoltura sull’ambiente, aumentando nel contempo anche il rischio di desertificazione, vi è stata anche la recente tendenza alla produzione intensiva di biocarburanti che, oltre a sottrarre aree all’agricoltura per l’alimentazione, e alle foreste, ha creato nuova povertà nei paesi in via di sviluppo, peggioramento delle condizioni socio sanitarie e conflitti per l’accaparramento dei suoli.
Non migliore è la situazione degli ecosistemi marini dove una pesca intensiva e spesso illegale ha portato alla distruzione a partire dal 1960 del 90% delle specie marine più commerciali.