Una capacità di calcolo pari a cira 30mila miliardi di operazioni al secondo servirà a produrre modelli per simulare le condizioni climatiche del futuro e valutarne gli impatti possibili sull’economia, sui mari e le coste, sull’agricoltura, sugli ecosistemi. Sarà il cuore di una rete interdisciplinare che unisce istituti di ricerca italiani per studi e obiettivi di rilevanza internazionale con lo scopo di dare voce e nuove opportunità alla scienza del clima
Con i due sistemi di supercalcolo Ibm e Nec inaugurati oggi a Lecce, il Centro Euro-Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici ha a disposizione macchine di ultima generazione che consentono di realizzare simulazioni per capire come i cambiamenti climatici potranno influire su numerosi aspetti della vita del pianeta.
«Il sistema climatico è complesso e difficile da descrivere ? dice Antonio Navarra, presidente del Cmcc ? le macchine oggi inaugurate ci consentono di compiere questo lavoro meglio di quanto non riuscissimo a fare prima e ci mettono nelle condizioni di realizzare modelli con livelli di accuratezza e di definizione non raggiungibili