Le stalagmiti di una grotta «testimoni» delle variazioni del livello del mare

265
Tempo di lettura: < 1 minuto

Un ricercatore dell’Enea ha dimostrato che possiedono una caratteristica unica al mondo: conservano traccia dei livelli marini (concrezioni di vermi marini, Serpulidi) di diversi periodi interglaciali precedenti all’attuale, fino al penultimo periodo interglaciale (249mila anni fa)

Il 6 aprile 2009 la prestigiosa rivista scientifica «Nature» ha pubblicato l’articolo a firma di Fabrizio Antonioli dell’Enea sulla variazione del livello dei mari in correlazione con i cambiamenti climatici, basati sullo studio delle stalagmiti ritrovate nella grotta dell’Argentarola, un miglio a nord dal promontorio dell’Argentario, in Toscana.

Un pool italo-francese-australiano di ricercatori è riuscito ad aumentare notevolmente le conoscenze sul clima e il livello del mare durante i 3 picchi caldi dello stadio 7, penultimo periodo interglaciale occorso sulla Terra tra 190.000 e 245.000 anni fa. Un periodo quindi sul quale le uniche conoscenze sul livello del mare