Terremoto – All’Aquila non solo case di sabbia…

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Acque scorrenti e costante stillicidio, capaci di formare e disfare la roccia, un equilibrio dinamico che è meglio non turbare oltre misura. Scosse e crolli, frane e assestamenti sono qui eventi quasi quotidiani, ma non si può negare che quelle acque sotterranee giochino un costante ruolo di «ammortizzatore»

A volte la terra trema, esplode, si ribella. Oppure i fiumi traboccano, il suolo si sgretola e precipita a valle. O ancora il mare sobbalza e travolge tutto. Altre volte i boschi bruciano, e il fuoco si espande inarrestabile. Che si tratti di eruzione, incendio o alluvione, oppure di terremoto o maremoto, la tragedia ci colpisce all’improvviso, e sembra ineluttabile. Ma è proprio così?
L’ultimo cataclisma d’Italia è stato il terremoto d’Abruzzo, che in piena notte ha colpito la Conca Aquilana, alle falde del Gran Sasso. Una catastrofe che ha messo in ginocchio la regione dei Parchi, e che ha