Il rapporto commissionato dall’Associazione stima in 31,5 miliardi il costo degli ulteriori investimenti di Enel nel nucleare
L’indebitamento di Enel già significativo crescerebbe ulteriormente di oltre 30 miliardi di euro, se la società desse seguito alle dichiarazioni di nuovi investimenti sul nucleare. È quanto emerge dal rapporto finanziario «Enel: prospettive e rischi degli investimenti in energia nucleare» elaborato dal prof. Stephen Thomas dell’Università di Greenwich e commissionato da Greenpeace Italia e Fondazione Culturale Responsabilità Etica. Questo studio analizza il rapporto tra il debito finanziario della società e i progetti espansionistici nel nucleare.
Enel, che questa settimana approverà il bilancio dell’esercizio 2008, presenta, com’è noto, debiti finanziari per 50 miliardi di euro. Con l’acquisto di un’ulteriore quota