Il paesaggio come patrimonio culturale

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E in Basilicata il paesaggio si ripropone come aspetto essenziale nella politica di tutela culturale e ambientale, ma anche di sviluppo sociale ed economico

Lunedì è iniziato a Maratea, presso la Scuola per «la gestione e progettazione del paesaggio»,un workshop e un seminario «Il progetto di paesaggio fra recupero e innovazione», in programma fino a sabato, con il sostegno del dipartimento Ambiente della Regione in cui esperti di fama nazionale discuteranno del paesaggio fra recupero e innovazione.

Un appuntamento che si rinnova per il secondo anno, grazie all’Istituto italiano per gli studi filosofici, che conferma «come vada maturando la consapevolezza che, anche e forse soprattutto in Basilicata, il paesaggio non ha soltanto un valore ambientale e naturalistico, ma è fondamento essenziale del patrimonio culturale regionale».

Il vice Presidente della giunta regionale, Vincenzo Santochirico,

in occasione dell’apertura del seminario ha affermato che «all’interno di questo contesto, la Basilicata si è posta l’obiettivo di attuare strategie di salvaguardia e valorizzazione del paesaggio basate sulla sostenibilità delle trasformazioni.

Non è solo il singolo bene che va difeso, ma l’insieme che lo ospita e lo esalta: il territorio in quanto “ambiente” e, soprattutto, in quanto frutto di un’interazione millenaria tra uomo e natura, che nella nostra Regione ha prodotto un tableau di inestimabile bellezza. In questi luoghi si può leggere la storia di mille generazioni, il genio di artisti, l’inventiva di artigiani, la costanza di contadini, il desiderio di comunità, anche piccole, di testimoniare fede religiosa e cultura, tutti partecipando ad un’opera che ha richiesto secoli per essere portata a termine. Tutto questo va tutelato e valorizzato».

Il dipartimento Ambiente sta lavorando all’elaborazione del Piano paesaggistico regionale, e Santochirico continua dicendo che «la  questione del paesaggio oggi si ripropone come aspetto essenziale di una politica di tutela culturale e ambientale, ma anche di sviluppo sociale ed economico, che assume un rilievo di grande attualità: non solo un grande patrimonio d’arte e bellezza ma soprattutto, una risorsa da valorizzare per rilanciare il turismo e l’economia».

Il vice presidente evidenzia i tre punti cardini del nuovo piano, quali: paesaggio, economia, cultura, per uno sviluppo integrato del territorio.

E dichiera che «in questa prospettiva, il paesaggio è una risorsa importante, non solo estetica, ecologica, culturale, ma anche economica per favorire la formazione di nuova occupazione e buona qualità della vita, un laboratorio d’avanguardia dove sperimentare buone pratiche e modelli davvero sostenibili. L’obiettivo, è quello di rafforzare quel circuito basato sulle eccellenze, le risorse e i talenti lucani: il paesaggio, l’arte, l’enogastronomia, l’artigianato».

(Fonte Regione Basilicata)