Ispra – Natale sul tetto con albero

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I ricercatori preparano l’albero e chiedono di trattare col ministro Prestigiacomo. Chiedono un tavolo con mandato politico al ministero dell’Ambiente. Nessuna novità dall’incontro di oggi

I precari sul tetto della sede Ispra di via Casalotti iniziano da oggi ad addobbare l’albero di Natale, dopo l’incontro di oggi con la struttura commissariale, che non ha portato novità sui 200 ricercatori a rischio di licenziamento, i quali andrebbero ad aggiungersi ai 250 lavoratori già allontanati nei mesi scorsi.

«Abbiamo chiesto una pregiudiziale sugli argomenti da affrontare nel corso della riunione – ha dichiarato Emma Persia, coordinatrice dell’Usi RdB Ricerca all’Ispra – visto che poche ore prima i commissari avevano cambiato le carte in tavola, spostando il precariato all’ultimo posto nell’ordine del giorno».

Questa richiesta è stata accettata, tuttavia la struttura commissariale nominata dal ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, si è posta poi «su una posizione del tutto interlocutoria – prosegue Persia – limitandosi ad esporre la situazione numerica dei precari del nostro Istituto, peraltro con cifre inesatte, senza prospettare nessuna soluzione credibile per i lavoratori che perderanno il posto entro poche settimane, con conseguenze drammatiche per il futuro della ricerca e dei controlli ambientali».

Per questo motivo, la delegazione dell’Usi RdB ha deciso di abbandonare l’incontro, non prima di avere ribadito le sue richieste «di trasformazione dei contratti del personale atipico in contratti a tempo determinato, ed assunzione a tempo indeterminato di tutti i lavoratori che hanno già un contratto di lavoro subordinato e hanno superato una selezione pubblica». I rappresentanti sindacali hanno infine chiesto l’apertura di un tavolo di trattativa «che coinvolga chi davvero può avere un mandato politico per risolvere la nostra situazione – ha concluso Emma Persia – vale a dire il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo e i rappresentanti del Governo nazionale».

«Dopo l’incontro di oggi – aggiunge Claudio Argentini della segreteria nazionale Usi RdB – come sindacato avvieremo le iniziative per rimuovere questo ostacolo alla trattativa, nelle sedi opportune e a tutti i livelli istituzionali. Vedremo se il Ministro ed il Governo sapranno e vorranno intervenire in questa crisi».