Rischio, percezione e comunicazione

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Catastrofi naturali, attacchi terroristici o allarme pandemia. Di fronte a eventi che possono scatenare paura e confusione, una corretta comunicazione diventa essenziale

La sicurezza negli ultimi anni è andata affermandosi come uno dei temi fondamentali dei governi e delle amministrazioni pubbliche, sempre più spesso impegnati nel gestire situazioni di rischio: il terremoto ad Haiti o le minacce di nuovi attacchi terroristici sono solo alcuni esempi recenti. Ma quale ruolo gioca in questo contesto la comunicazione?

Per approfondire l’argomento, il Dipartimento tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni del Consiglio nazionale delle ricerche (Dict-Cnr) promuove il convegno «Conoscenza e comunicazione per la sicurezza» che si svolge domani a Roma, presso la sede centrale Cnr (ore 9,30, aula Marconi).

«Presenteremo le ricerche del Cnr sulle nuove tecnologie e metodiche per la sicurezza nei settori della conoscenza e della comunicazione, simulando gli effetti di alcuni messaggi sui media e stimando la percezione della sicurezza», dichiara Sandro Massa, responsabile del progetto «Sicurezza» del Dict-Cnr e organizzatore del convegno.

Tra gli interventi previsti, «Analisi della percezione del rischio e governance» (Patrizia Grifoni, Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali, Irpps, del Cnr), «Nuove frontiere nella gestione della conoscenza» (Michele Missikoff, Istituto per l’analisi dei sistemi ed informatica, Iasi, del Cnr), «Conoscere le realtà etniche» (Febo della Torre di Valsassina, collaboratore dell’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali, Irpps, del Cnr).

Il centro ricerche Semeion, con il quale il progetto «Sicurezza» ha stipulato una convenzione per ricerche in comune, mostrerà come alcuni modelli matematici consentano di estrarre informazioni «nascoste» in un insieme di dati.

«Questa attività di analisi, che può essere definita come Artificial Science o Intelligent data mining (Idm), è basata su complessi algoritmi matematici che si comportano come “agenti artificiali” in grado di interagire con i dati e carpirne le relazioni nascoste – spiega Massimo Buscema, responsabile Semeion -. Idm ha portato alla definizione di metodi e applicazioni già utilizzati dallo Specialist Crime di New Scotland Yard e, più recentemente, da alcuni settori del ministero della Difesa italiano».

Con la presentazione su «Percezione sociale della sicurezza: tra media e gossip», Rosaria Conte e Walter Quattrociocchi dell’Istc-Cnr indagheranno la percezione sociale della sicurezza fra informazione in broadcasting (o dei mass media) e comunicazione fra pari.

L’uso dei «Social network per la sicurezza» sarà l’argomento dell’intervento di Fernando Ferri, dell’Irpps-Cnr. «Essendo largamente utilizzati, questi strumenti giocano un ruolo primario negli scenari di crisi – dice Ferri -. E possono consentire di amplificare nei cittadini la sensazione di controllo e prevenire situazioni di panico».

(Fonte Cnr)