Mobilità fondiaria – Italia ancora poco dinamica

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C’è una forte pressione urbanistica e i terreni fertili e pianeggianti sono poco più del 30% della Sau, in Italia

L’on. Luigi Borrelli, ha presentato, oggi, presso la sala Cavour al Mipaaf, l’incontro studio sulla mobilità fondiaria in Italia promosso dall’Inea e dalla Associazione Rossi-Doria, portando il saluto del presidente On. Lino Carlo Rava.

Nell’incontro è stato sottolineato come la terra sia e rimanga un fattore essenziale, principale, anche nelle agricolture moderne e avanzate e laddove ci si ponga il problema della competitività delle imprese.

L’Italia non ha ancora superato uno storico deficit strutturale, che è quello della superficie aziendale che è ancora di 7,6 ettari, quando la media europea è ben al di sopra: 22 ettari.

C’è da osservare che l’azienda italiana è cresciuta nel tempo e cresce ancora, anche se lentamente.

È evidente che la mobilità Fondiaria, la possibilità per le aziende di poter recepire terra coltivabile a buon prezzo è un fattore determinante per il futuro del nostro sistema imprenditoriale agricolo.

Il valore della terra in Italia è molto alto: oltre 17.000 Euro ad ettaro, in media, con punte molto più elevate, in alcune zone a forte caratterizzazione produttiva e territoriale.

C’è una forte pressione urbanistica e i terreni fertili e pianeggianti sono poco più del 30% della Sau, in Italia.

Questo fattore porta i prezzi, talvolta, a valori difficili da sostenere per le aziende agricole soprattutto se rapportati al loro reddito.

C’è un eccesso di patrimonializzazione del fattore terra e permane una oggettiva difficoltà anche, a recepire terre in affitto. In Italia solo il 28% di terre coltivate è in affitto: il 16% al Sud e il 30-50% al centro e al Nord.

Occorre quindi perseguire la strada dell’introduzione, nelle normative, di provvedimenti che possano rimuovere gli ostacoli alla mobilità Fondiaria.

L’Inea cura da decenni la ricerca sul mercato Fondiario fornendo dati aggiornati Regione per regione sulle variazioni dei valori fondiari, ed oggi l’Inea è riuscita a dotarsi di una Banca dati alimentata dalle informazioni che di anno in anno vengono recepite sul territorio e quindi oggi è in possesso di una qualità di dati assai rilevante e precisa per un’analisi della tematica e la messa a punto di una efficace strategia.

L’incontro è proseguito con le importanti relazioni e gli approfondimenti di Povellato, Viaggi e Vaccari, che oltre ad approfondire le tematiche sopra ricordate, hanno ampliato il panorama degli aspetti legislativi, normativi, comunitari e degli effetti della problematica Fondiaria del settore e delle attività degli agricoltori.

(Fonte Inea, Massimo Pacetti)