Un inverno campione di piovosità

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Si classifica al 23° posto dal 1800 ad oggi, preceduto solo dal 2009 laddove si considerino gli anni successivi al 1980

Un inverno piovoso, questa la caratteristica della stagione appena trascorsa, dal punto di vista meteorologico.

L’andamento climatico ormai, a livello globale, presenta decisamente una variabilità notevole che i meteorologi cercano di comprendere. A mano a mano che i dati storici diventeranno più consistenti e che la conoscenza della climatologia sarà più approfondita, certamente si riuscirà a dipanare l’intricata matassa.

Dettagli maggiori sull’ultimo periodo ci vengono da  una nota della dott.ssa Teresa Nanni, responsabile del Gruppo di ricerca di Climatologia storica dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima (Isac) del Cnr di Bologna.

«Con la fine di febbraio si è concluso l’inverno meteorologico 2010 che ha fatto registrare comportamenti molto differenti nelle diverse zone del globo. Per quanto riguarda l’Italia, l’inverno 2010 si classifica tra i più piovosi degli ultimi due secoli, al 23° posto dal 1800 ad oggi, preceduto solo dal 2009 laddove si considerino gli anni successivi al 1980.

«Nulla di particolare invece per quanto riguarda la temperatura: l’inverno 2010, in media, non è stato infatti particolarmente freddo, si colloca al 52° posto tra i più caldi degli ultimi due secoli. Se prendiamo in esame gli anni successivi al 1980, registriamo ben 13 inverni più freddi di cui 4 successivi al 2000: 2009, 2003, 2002, 2005, da segnalare che due di questi sono però compresi in anni che, nel complesso, si sono rivelati tra i più caldi degli ultimi due secoli.

«L’inverno 2010 in Italia, come nel resto dell’Europa, non è stato tra i più caldi (in Inghilterra è stato addirittura il più freddo dal 1979 ad oggi), mentre a livello globale è uno dei più caldi registrati».

(Fonte Cnr)