Prorogati i termini di presentazione del Mud

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Il decreto legge rimanda al 30 giugno la presentazione del modello unico di dichiarazione ambientale. Il ministro Prestigiacomo: «Oggi l’Italia può dire di aver attivato per i rifiuti speciali e pericolosi un sistema all’avanguardia in Europa ottenendo il massimo in termini di controllo ambientale ed anche in termini di efficienza e risparmio per le aziende»

Ed ecco l’attesa proroga. A dieci ore dalla scadenza dei termini di presentazione del Mud (Modello Unico di dichiarazione ambientale), il nostro Ministro si è espresso. «Oggi l’Italia può dire di aver attivato per i rifiuti speciali e pericolosi un sistema all’avanguardia in Europa ottenendo il massimo in termini di controllo ambientale ed anche in termini di efficienza e risparmio per le aziende». Queste le prime battute del ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del decreto legge che rimanda al 30 giugno la presentazione del modello unico ambientale (Mud). La stessa, prosegue dicendo: «Con l’approvazione del decreto legge di proroga dei termini, il Governo ha posto l’ultimo tassello alla riforma del sistema della tracciabilità dei rifiuti, nel segno della trasparenza e della legalità e del rispetto per l’ambiente. Si è in pratica perfezionato, evitando di caricare le imprese di oneri inutili, il regime transitorio dal sistema cartaceo, che rendeva di fatto impossibili i controlli, al sistema elettronico del Sistri che in estate entrerà in vigore e consentirà di monitorare tutti gli spostamenti e le destinazioni dei rifiuti in tempo reale».

È utile ricordare, che il decreto odierno è stato anticipato nei giorni scorsi, da un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, con il quale vengono apportate lievi modifiche ai contenuti della dichiarazione che di fatto rispecchia quella presentata negli scorsi anni. Alle aziende la possibilità di utilizzare il vecchio modello di Mud cartaceo e/o su supporto magnetico e non il nuovo elettronico che doveva entrare in vigore ma che è stato superato, nel contempo, dall’istituzione del Sistri.

Viene a concludersi una settimana difficile per tutte quelle aziende che operano nel settore ambientale e che nelle ultime battute, con i termini di scadenza imminenti, con ansia e senza mezzi hanno gestito la corposa modulistica della normativa di settore. Che la situazione di estremo disagio creatasi possa essere da monito e far prendere coscienza dei ruoli che i singoli soggetti sono impegnati a coprire a vari livelli e con le rispettive responsabilità.