Imprenditrici della Conoscenza: premia Serpe, Ferreri, Lavermicocca. Premiata la formula dello spin off da ricerca: motore di un nuovo sviluppo che trasforma la ricerca in business
«Avvicinare il nostro mondo imprenditoriale a quello della ricerca, è una sfida che abbiamo voluto cogliere partendo proprio dall’impegno delle nostre imprese femminili; l’auspicio è che eventi come questo possano contribuire ad agevolare tale incontro», ha detto Teresa Caradonna, Presidente del Comitato Femminile di Confindustria Bari-Bat.
È questo in sintesi lo scopo dell’iniziativa che si è svolta a Bari: i Premi «Miglior Inventrice» e «Miglior Innovatrice» d’Italia.
Ricerca e imprenditori si inseguono da sempre in una sorta di rapporto odio-amore ben sapendo che hanno bisogno l’uno dell’altro. Ora questo rapporto si coniuga anche al femminile andando a «scavare» negli spin off diffusi in Italia.
Itwiin, (Associazione italiana donne inventrici e innovatrici), ha tenuto quest’anno a Bari la sua annuale Conference & Award. Nella Sala convegni di Confindustria a Bari, una giuria di imprenditori giunti da tutta Italia ha fatto per la prima volta pesare il proprio giudizio nell’assegnazione dei Premi. Anche la scelta della sede confindustriale è un’ulteriore conferma dell´attenzione riservata al rapporto tra la ricerca e un mondo produttivo, che deve conoscere e apprezzare la qualità e solidità dei progetti proposti dalle Inventrici e Innovatrici italiane. Non è un caso che il tema dominante nel grande appuntamento di Bari sia quello dell’«Informazione nel match ricerca-impresa», su cui si confronteranno note esperte ed esperti di trasferimento tecnologico, proprietà intellettuale, creazione d’impresa.
Questi i titoli assegnati dalla Giuria:
Miglior Inventrice italiana 2010 a Angela Serpe (nella foto del titolo, N.d.R.) ricercatrice dell’Università di Cagliari e V.Pres dello spin off «3R Metals», per un progetto sul riciclo eco-compatibile di materie prime da rifiuti (in particolare, recupero di metalli preziosi quali il Palladio da rifiuti hi-tech come computer, telefoni cellulari ecc.).
Miglior Innovatrice italiana 2010 a Carla Ferreri, Primo ricercatore del Cnr di Bologna e fondatrice dello spin off «Lipinutragen», che ha presentato il progetto «Profilo Lipidomico di Membrane cellulari: un approccio molecolare applicato alla salute umana».
Le altre candidate ammesse alle finali erano Alessandra Fierabacci (Ospedale Bambin Gesù di Roma, Dipartimento di Immunologia) ed Emanuela Simonetti (fondatrice della Bioaesis di Jesi impegnata nella tracciabilità genetica dei vini).
Sono anche stati assegnati:
Il Premio Itwiin Puglia alla microbiologa Paola Lavermicocca, che presso l’Ispa-Cnr di Bari sviluppa sistemi innovativi (ceppi provvisti di capacità antimicrobiche) per la conservazione di ortaggi ed alimenti.
The Premio Award – Miglior ricercatrice italiana negli Stati Uniti (istituito dalla business association italo-americana «Bridges to Italy», Los Angeles) è andato a Stefania Mondello per un progetto focalizzato sull’analisi e lo studio della correlazione dei biomarker con dati clinici, avente l’obiettivo di fornire il primo affidabile test ematico per la diagnosi, monitoraggio e valutazione prognostica del danno cerebrale.
Il Premio Disti-Telpress per la comunicazione a Debora Fino, ricercatrice del Politecnico di Torino, attiva nel trattamento degli inquinanti (emissioni Diesel, combustione catalitica del metano, filtri catalitici, abbattimento di nano particelle ecc.).
Il riconoscimento Aiweca (Award for an Innovative professional Women in the Euro-mediterranean Cooperation in Agriculture) a Sanaa Zeback, che dopo un’esperienza di formazione e ricerca trascorsa presso lo Iamb di Valenzano, lavora oggi in Marocco su progetti di cooperazione internazionale nel campo dell’agricoltura innovativa.
Menzioni speciali sono andate infine: per la Cultura e Salvaguardia dell’Ambiente a Franca Severini (editrice «innovativa» della «ZonaFranca di Sevim», Lucca) e per il Futuro dell’Economia a Giuseppina Grimaldi (orafa «innovativa», titolare della «Naoto» di Vicenza).
I vari premi (inseriti in originali contenitori disegnati e realizzati appositamente per l’occasione dalla griffe «Made in carcere» di Luciana Delle Donne) sono stati consegnati alle vincitrici dalla Consigliera di Parità Serenella Molendini, dall’assessore regionale al Lavoro e Pari opportunità Elena Gentile, dalla Presidente di Itwiin Rita Assogna, dalla Presidente di Euwiin Bola Olabisi (giunta appositamente da Londra), dalle Presidente dei Comitati Femminile di Confindustria Bari e Puglia Teresa Caradonna e Stefania Mandurino, dal Dir. dello Iamb Cosimo Lacirignola, dall’AD di Telpress Pasquale D’Innella Capano e da altre personalità.
La giornata Itwiin 2010 è stata organizzata dal Disti (Distretto Informazione Scientifica e Tecnologica), dai Comitati Femminili Plurali di Confindustria Bari – Bat e Puglia (insieme agli altri Comitati provinciali pugliesi), e si è valsa del contributo dell’Arti (Agenzia Regionale Tecnologia e Innovazione), Consigliera di Parità della Regione Puglia, Cnr, Ciheam-Iamb, Telpress, Italgest, Fcrp (Fondazione Cassa Risparmio Puglia). L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio dell’Ue, dei ministeri dello Sviluppo Economico, Lavoro e Politiche Sociali, amministrazioni locali e Università (l’elenco completo in www.itwiin.it).
La tavola rotonda
Vivace e ricca di testimonianze e spunti qualificati ed originali, la tavola rotonda su «L’Informazione nel match ricerca-impresa», introdotta e coordinata dalla Portavoce di Itwiin Elisabetta Durante, giornalista scientifica alla guida del Disti (Distretto Informazione Scientifica e Tecnologica), che ha sottolineato come una sola parola basti a esprimere lo spirito che guida tutta l’azione di Itwiin, il merito: «Attraverso donne intenzionate a cogliere e rilanciare la sfida del merito, passa l’unica seria via per raggiungere la parità e spingere lo sviluppo del nostro Paese. È questa la vera rivoluzione culturale che dobbiamo intraprendere e governare».
Nella Tavola rotonda si sono alternate (in ordine temporale) le voci di Francesco Estrafallaces, responsabile dell’Area Economica del Censis, Manuela Arata, Technology Transfert Officer del Cnr e Presidente del Festival della Scienza di Genova, Tina Luciano, Presidente della Sezione Meccanica di Confindustria Bari e Bat, Olga Capasso, esperta di brevetti e proprietà intellettuale della De Simone & Partners, Eleonora Ciciriello della Pmi Sviluppo, Martina De Sole dell’Apre, Elisabetta Olivi della Commissione europea, Annamaria Annicchiarico, Direttore Generale di Tecnopolis, Giuliana Trisorio Liuzzi, Presidente dell’Arti, e Paolo Di Caro, Direttore dell’Agenzia Nazionale Giovani – ministero della Gioventù.
Molto apprezzate le riflessioni conclusive dell’Assessore Elena Gentile e dal Presidente della Commissione Cultura di Confindustria nonché Presidente di Confindustria Bari e Bat, Alessandro Laterza, che hanno tracciato un quadro del lavoro femminile reso ancor più critico dall’attuale crisi. Da esso emerge il dato, particolarmente problematico e sconfortante, di una disoccupazione che in Puglia colpisce, più che altrove, le giovani laureate e i giovani laureati: un dato che è in aperta contraddizione con le prospettive di sviluppo di un sistema Paese chiamato ad affrontare le sfide della competizione e a fare il suo ingresso nella «società della conoscenza».
«La centralità delle donne su tutti i fronti dell’innovazione, nano e biotecnologie, energia, ambiente, design ecc., distingue l’operato della nostra associazione da quello di ogni altra organizzazione femminile», ha dichiarato Rita Assogna, esperta dell’Ufficio Europeo dei Brevetti di Monaco di Baviera e Presidente di Itwiin.
(Fonte Disti)