Un nuovo oceano in Africa

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Il Corno d’Africa prima o poi si staccherà definitivamente dal continente Africano, lasciando spazio a un nuovo mare. Negli ultimi cinque anni gli scienziati hanno potuto osservare come le due placche continentali si allontanino l’una dall’altra e comprendere l’importanza del magma in questo processo

Non c’è fretta; ci vorranno, infatti, almeno altri 10 milioni di anni perché nella regione di Afar in Etiopia si formi un nuovo oceano. Tim Wright, ricercatore dell’Università di Leeds, ha raccontato alla Royal Society Summer Science Exhibition, che le manifestazioni negli ultimi anni sono state indubbie, quello che era solo una grande crepaccio sta ininterrottamente allargando la sua estensione.

Il tutto ha origine nel 2005, anno in cui in soli dieci giorni, nella zona desertica etiope si aprì una fessura lunga ben 60 chilometri e avente una larghezza di circa 8 metri. Da allora, roccia fusa, proveniente dagli strati profondi della Terra, continua a uscir fuori dalla fessura, allargandola lentamente e costantemente. L’ultima eruzione sotterranea che è stata registrata risale soltanto allo scorso maggio.

Il Corno d’Africa, sostengono gli scienziati, prima o poi si staccherà definitivamente dal continente Africano, lasciando spazio a un nuovo mare. L’area esprime per i sismologi un vero e proprio laboratorio all’aperto.

Negli ultimi cinque anni, infatti, gli scienziati hanno potuto osservare come le due placche continentali si stacchino l’una dall’altra e capire l’importanza del magma in questo processo. E come spiega Wright: «Abbiamo seguito la salita del magma dagli strati sotto la crosta terrestre fino a quando si insinua nelle spaccature e solidifica a formare nuova crosta o erutta sulla superficie».

Il processo in atto nella zona di Afar sta tendendo la crosta terrestre in due direzioni opposte. Il risultato alla lunga sarà che parte dell’Etiopia del sud e della Somalia si staccheranno, creando una nuova isola, mentre il continente africano diventerà più piccolo.

E ai fortunati che si recheranno alla Royal Society Summer Science Exhibition a Londra?

Bene, Wright offre un’esibizione dal titolo «Fast and furious: witnessing the birth of Africa’s new ocean», esibizione che espone un video interattivo in 3D della regione di Afar.

In definitiva, la deriva dei continenti, che gli scienziati sono abituati a leggere sui libri o a osservarne gli effetti a processi avvenuti, processi percettibile nelle dorsali oceaniche ossia nel bel mezzo degli oceani o meglio lontano dagli occhi è, in questo caso, osservabile dal vivo, sulla superficie terrestre e rappresenta un argomento di grande fascino globale.