In classe più inquinanti di quelli stradali

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Degli oltre 1.000 bambini interrogati quasi il 30% soffre di rinite allergica e il 20% tossisce frequentemente, spesso, anche durante la notte. Questa solo una sintesi di quello che è emerso dal convegno romano «Qualità dell’aria nelle scuole: un dovere di tutti, un diritto dei bambini, Insieme si può. Esperienze dal Progetto Search»

La qualità dell’aria presente nelle scuole è davvero pessima e spesso molto più inquinata di quella presente in strada. Come si è giunti a questa conclusione? Bene, in Italia, degli oltre 1.000 bambini interrogati per una ricerca condotta dall’Ispra (Istituto superiore di protezione e ricerca ambientale), quasi il 30% soffre di rinite allergica e il 20% tossisce frequentemente, spesso, anche durante la notte.

L’aria che i nostri bambini respirano nelle classi non dipende solo dalle sostanze che dalle strade trafficate entrano nelle aule, ma anche da quelle rilasciate dai mobili, dalle vernici e dai prodotti per la pulizia degli interni. A questi elementi, che di per sé già rendono l’aria indoor altamente inquinata, si ritrovano umidità, cattiva ventilazione, caldo eccessivo nei mesi estivi, elementi questi che fanno aumentare anche altri allergeni come acari, muffe e pollini, oltre che provocare l’aumento della concentrazione di alcuni inquinanti chimici volatili.

Questa solo una sintesi di quello che è emerso dal convegno romano «Qualità dell’aria nelle scuole: un dovere di tutti, un diritto dei bambini, Insieme si può. Esperienze dal Progetto Search», organizzato dal ministero dell’Ambiente, da Federasma onlus e dall’Ispra.

Le analisi e i sopralluoghi nelle scuole hanno dimostrato le interazioni esistenti tra inquinamento esterno e indoor: traffico, fermate di autobus e altre fonti fanno salire i valori delle polveri sottili (PM10) che, entrando nelle aule, raggiungono concentrazioni anche superiori agli 80 µg/m³ (per l’outdoor, la soglia è di 40 µg/m³). Ulteriore contributo all’inquinamento indoor arriva anche dall’uso del gesso per la lavagna che continua ad essere usato in tutte le scuole. All’interno degli edifici scolastici, inoltre, le concentrazioni di formaldeide (inquinante chimico che si libera nell’aria da mobili, colle adesive, vernici, detergenti per la casa e spray mangia polvere) sono risultate più elevate rispetto alla media delle altre scuole europee, anche se rimangono lontane dai livelli di pericolosità indicati dall’Oms. E sono queste polveri, allergeni e sostanze chimiche che disperse in aria possono scatenare crisi allergiche e asmatiche in bambini particolarmente sensibili. Non è quindi solo la qualità dell’aria per le strade un problema da capire e gestire, ma anche quella dentro le nostre case e le nostre scuole, luoghi dove i bambini trascorrono la maggior parte del loro tempo.

Ma il lavoro condotto dagli esperti italiani, che hanno mirabilmente condotto i monitoraggi, non si ferma all’analisi dei dati prelevati ma anche allo sviluppo di suggerimenti utili per effettuare una prevenzione efficace. Tra i consigli, l’uso di piante «mangia veleni» come la Felce di Boston, capace di rimuovere la formaldeide dall’ambiente al tasso di 20 microgrammi/ora o l’Areca che riduce, al tasso di 19 microgrammi/ora, xilene e toluene presenti all’interno. E se poi si volesse ritinteggiare classi o palestre, l’aria nelle scuole può essere migliorata anche utilizzando vernici foto-catalitiche o ecoattive.

In definitiva, la tutela della nostra salute e dei nostri figli passa attraverso azioni integrate ad ogni livello, che devono prevedere una corretta informazione per l’adozione di stili di vita più consapevoli; la presentazione dei risultati finali di questo complesso studio, insomma, non deve essere vista come fine a se stessa ma come un punto di partenza per promuovere punti di vista più coscienti.

Importante è il monitoraggio costante normalizzato da una legislazione nazionale in cui rigidi devono essere riportati i valori soglia di sicurezza indoor. In definitiva, migliorare l’aria che si respira pensando ai bambini e per lo più a quelli affetti da asma e allergia è un modo per proteggere la salute di tutti, e la salute dell’uomo è quel principio base sul quale si anima la vita del nostro pianeta.