Un tavolo per sanare i problemi della caccia

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Un occhio importante alla perdita di biodiversità e ai danni della fauna selvatica. L’iniziativa voluta dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. Apprezzamento di Arcicaccia, Cia, Fare Verde, Legambiente

La Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome attiva un Tavolo nazionale sulla caccia. Secondo le Associazioni si tratta di un’ottima iniziativa, in quanto il dialogo e la concertazione sono la linfa vitale per affrontare e risolvere i conflitti. Urge una vera governance del grande patrimonio custodito nel territorio naturale e seminaturale italiano.

«È un primo significativo passo quello compiuto ieri dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome nell’unica direzione che viene, ormai da anni, indicata e sollecitata ai leader mondiali in tutti gli appuntamenti internazionali: per fermare la perdita di biodiversità e ottenere la corretta gestione delle risorse naturali è imperativo che la politica si impegni per costruire una governance realmente partecipata».
Questo il positivo commento delle associazioni Arcicaccia, Cia, Fare Verde e Legambiente dopo aver partecipato, presso la sede della Regione Puglia, alla riunione di insediamento del «Tavolo nazionale sulla caccia» presieduta dal coordinatore della X Commissione Politiche Agricole, assessore Dario Stefano, iniziativa promossa su espressa indicazione del Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome on. Vasco Errani.
Oltre 40 i partecipanti presenti alla riunione, tra cui le tre organizzazioni professionali agricole, le principali associazioni ambientaliste e venatorie italiane, l’Ispra e molte Regioni. Generale è stato l’apprezzamento per l’iniziativa promossa dalla Conferenza e per i concreti obiettivi indicati dal coordinatore Dario Stefano, che ha sottolineato lo spirito di grande responsabilità istituzionale e civica che ha animato le decisione della Conferenza nel promuovere questa iniziativa: verificare l’applicazione della legge vigente per costruire, insieme, risposte adeguate che riducano significativamente i conflitti che sul tema hanno segnato gli ultimi anni in molte regioni italiane e ricercare soluzioni condivise al tema dei danni da fauna selvatica.
«Due obiettivi molto concreti e ambiziosi – concludono Arcicaccia, Cia, Fare Verde e Legambiente – che risultano ancor più significativi arrivando dopo una lunga stagione, purtroppo ancora aperta, in cui larga parte della politica italiana, con l’avallo di una parte irresponsabile della società, ha preferito l’esaltazione dei conflitti invece di facilitare e accompagnare la ricerca di soluzioni condivise per poter giungere, con spirito unitario, ad una vera governance della storia e dei beni comuni custoditi nel territorio naturale e seminaturale italiano. Un Paese unito e civile si riconosce anche e soprattutto da quanto impegno e attenzione pone in questa direzione: ottima quindi l’iniziativa promossa dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome».