Produzione e ruolo innovativo dell’Università

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La crisi dei sistemi socio-economici locali oggigiorno necessita di rinnovate mutazioni strutturali sia degli assetti produttivi sia delle strategie di sviluppo delle conoscenze. La Regione Toscana si propone di favorire la riconfigurazione dei sistemi produttivi e di ricerca in modo che possano co-organizzarsi come «Poli di Sviluppo Tecnologico»

La delocalizzazione delle industrie, l’esternalizzazione degli apparati produttivi in un sistema di appalti non più centralizzati nella fabbrica, associato alle tecnologie di comunicazione interattiva delle conoscenze hanno creato nel territorio un sistema economico incapace di fare sistema, e pertanto assai debole per poter rispondere alla competizione globale sempre più aggressiva.

La crisi dei sistemi socio-economici locali oggigiorno necessita pertanto di rinnovate mutazioni strutturali sia degli assetti produttivi sia delle strategie di sviluppo delle conoscenze. La Regione Toscana si propone pertanto di favorire la riconfigurazione dei sistemi produttivi e di ricerca in modo che possano co-organizzarsi come «Poli di Sviluppo Tecnologico».

In questo contesto la Onlus Egocreanet/Lredi Ricerca Educativa e Sviluppo Sociale, recentemente si è attivata per collaborare ad una prospettiva di sviluppo capace di riposizionare ricerca e impresa nell’ambito di una strategia di aggregazione di alcuni cluster di competenze e di innovazione organizzati per tematiche complementari di riconversione degli assetti produttivi in poli tecnologici regionali.

Per favorire lo sviluppo dei Poli Tecnologici della Regione Toscana, abbiamo iniziato a co-organizzare con le agenzie di sviluppo locale l’Asev di Empoli (FI) e l’Apslo di Poggibonsi (SI), l’Eurosportello della Confesercentie l’Itis Ferraris Brunelleschi di Empoli, ed altri enti partner, la Tuscany-Nanoweek, il cui programma e basato su cicli di conferenze/dibattito sulla costruzione del Polo Toscano delle Nanotecnologie, finalizzate per compiere una ricognizione sulla percezione di come le necessità di cambiamento dei sistemi di produzione vada ad impattare le trasformazioni nella formazione e della ricerca nell’Università e nella scuola.

Infatti per superare la crisi strutturale contemporanea risulta necessario un cambiamento che comprende una forte ibridazione tra formazione ricerca e sviluppo produttivo basata su la costruzione di una complessa rete di condivisione delle conoscenze organizzata mediante il superamento degli steccati disciplinari, e la cooperazione di Imprese, Università e Scuole disponibili a collaborare allo sviluppo dei Poli Tecnologici.

Viviamo in un’epoca decisiva per costruire un modello di sviluppo innovativo capace di dare lavoro ai giovani diplomati e laureati. Pertanto l’esigenza primaria è quella di coinvolgere e motivare il protagonismo dei giovani nell’impegnarsi nell’ambito di una formazione capace di anticipare le alternative di sviluppo.

Con questa convinzione la Tuscany Nano-Week apre le iniziative di condivisione e di consenso per la costruzione di scenari prospettici dello sviluppo regionale organizzato in Poli di viluppo tecnologico, proprio partendo da coinvolgimento dei giovani studenti delle scuole superiori.

Infine per dare continuità alle varie iniziative itineranti nella Regione Toscana della Tuscany Nano-Week è stata realizzata la piattaforma territoriale strategica nella quale sarà possibile contribuire ad individuare e condividere una visione prospettica dello sviluppo della rete dei poli tecnologici della Regione Toscana.