Prevenire i terremoti dallo spazio

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La Basilicata capofila nella ricerca europea per lo studio con tecnologie spaziali. Il Dipartimento di Ingegneria e Fisica dell’Ambiente (Difa) insieme con Imaa-Cnr coordina il progetto Pre-Earthquakes

Al via il progetto europeo Pre-Earthquakes «Processing Russian and European Earth observations for EarthQuake precursors Studies», finalizzato a migliorare le attuali conoscenze sui fenomeni preparatori dei terremoti e a consolidare l’eccellenza europea e russa nell’osservazione e nella ricerca in questo importante campo.

Pre-Earthquakes, cofinanziato dall’Unione europea nell’ambito del Settimo Programma Quadro, tema Spazio, è condotto da un consorzio di ricerca, guidato dal Dipartimento di Ingegneria e Fisica dell’Ambiente (Difa) dell’Università della Basilicata, che comprende prestigiosi centri di ricerca europei, russi e turchi.

L’obiettivo scientifico che Pre-Earthquakes si propone di raggiungere è provare a dimostrare fino a che punto l’integrazione sistematica delle misure di parametri chimici e fisici differenti, può migliorare le nostre attuali capacità di previsione, a breve termine, dei forti terremoti.

A questo scopo le osservazioni fatte da ben 18 diversi sistemi satellitari (in particolare da quelli dell’agenzia spaziale europea Esa e di quella russa Roskosmos) verranno utilizzate per studiare quelle variazioni anomale di parametri superficiali e atmosferici (fino in ionosfera) da tempo proposte come possibili precursori di forti terremoti.

Tra le aree test scelte oltre alla penisola di Sakhalin nella Russia più orientale e la Turchia (ove opereranno oltre 80 stazioni per la misura del Radon), ci sarà naturalmente l’Italia ed in particolare la Basilicata (dove verrà intensificata l’attività di monitoraggio al suolo da tempo avviata dall’Imaa-Cnr di Tito).

Il progetto, che si concluderà nel dicembre 2012, vede impegnati accanto all’Unibas nel ruolo di coordinatore del progetto anche:

– L’Istituto di Scienze del Mare e della Terra (Emsi) del Consiglio Nazionale della Ricerca Scientifica e Tecnologica di Turchia (Tubitak)

– L’Agenzia Spaziale Tedesca (Dlr)

– Geospazio Italia s.r.l., l’impresa lucana, fondata da giovani ricercatori dell’Unibas e del Cnr, che sviluppa sensori e applicazioni satellitari

– l’Istituto Fiodorov di Geofisica Applicata (Russia)

– la Sistemi Spaziali Russi SpA (Rss)

– l’Istituto Pushkov di Magnetismo terrestre, Ionosfera e Propagazione delle Onde Radio (Wd Izmiran) dell’Accademia Russa delle Scienze di Kaliningrad

«Pre-Earthquakes rappresenta il primo tentativo in Europa di mettere insieme un team di ricerca internazionale, in grado di integrare competenze e tecniche osservative diverse al fine di restituire al metodo galileiano della osservazione sperimentale un tema scientificamente stimolante come quello dello studio dei precursori dei terremoti le cui implicazioni sociali rimangono, purtroppo, tuttora evidenti», ha dichiarato Valerio Tramutoli, Coordinatore Scientifico di Pre-Earthquakes e Responsabile del Ladsat, il Laboratorio per l’Analisi dei Dati Satellitari dell’Unibas.

Del team che coordina il progetto, oltre ai ricercatori e tecnici del Ladsat, fanno parte, sotto la responsabilità del dott. Nicola Pergola, i ricercatori del Laboratorio di Telerilevamento da Aereo e da Satellite (Latas) dell’Istituto di Metodologie per l’Analisi Ambientale (Imaa) dell’Area di Ricerca del Cnr di Tito Scalo.

Il kick-off, con le prime riunioni di lavoro del Progetto, si terrà a Potenza tra sole due settimane. La presentazione ufficiale di Pre-Earthquakes alla comunità scientifica internazionale (dopo l’annuncio datone a San Francisco lo scorso Dicembre nell’ambito del Congresso dell’American Geophysical Union) avverrà il 7 Aprile a Vienna nell’ambito della European Geophysical Union Conference.

(Fonte Ufficio Stampa)