Il mistero del dolore, dalla materia alla mente

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Nella società contemporanea il settore più conosciuto della sofferenza è quello medico, ma il campo della sofferenza umana è molto più ampio. La prima grande questione che si pone è soprattutto il rapporto tra dolore fisico e morale

Dodici ore sui temi caldi della vita contemporanea quelle andate in scena alla Sala conferenze della Residenza Universitaria dell’Università La Sapienza di Roma.

Il dolore nelle sue poliedriche presentazioni è stato al centro della giornata dedicato al grande scienziato italiano Mario Tiengo che allo studio del dolore aveva consacrato larga parte della sua attività medica e scientifica fondando la prima cattedra di terapia del dolore all’Università di Milano negli anni Ottanta. Una delle ultime relazioni di Tiengo «Il Dolore: dalla materia alla mente dall’ipotesi quantistica di John Eccles alla teoria della Coerenza di Giuliano Preparata», indica la complessità scientifica della materia che è stata ripercorsa dalla professoressa Rosanna Cerbo responsabile del centro di terapia del dolore del Policlinico Umberto 1 e ricordato in breve da una lettera del presidente dell’Associazione italiana di Lotta al Dolore Renato Coluccia.

Il convegno è stato articolato in quattro sessioni. La prima sessione, Diagnostica e terapia del dolore, nelle sue manifestazione cliniche e nei suoi fattori ambientali (ioni aerei) e psichici, chimici e chimici quantistici. Un tema scottante quello trattato nella relazione «Il dolore spinale, diagnostica e trattamento» del Prof. Umile Granieri che nel discutere gli aspetti psichici del dolore, ha messo in luce l’importanza della diagnosi delle lesioni spinali che necessitano di correzione chirurgica e dell’importanza della diagnosi differenziale.

Della Terapia fisica del dolore: tra Evidence Basic Medicine, teorie e misteri della vita, ha discusso Stefano Mugnaini che con Gaetano Gigante del Dipartimento di Riabilitazione Uniroma2 ha fatto una rassegna delle ricerche sulla magnetoterapia e sulle interazioni tra campi elettromagnetici, radiazioni ionizzanti e loro effetti combinati sulla salute dei pazienti e degli operatori, segnalando le molte contraddizioni esistenti tra sviluppo scientifico e normative che regolano la materia.

In merito al controverso tema degli Ioni aerei e campi elettromagnetici deboli: azione biologica tra dolore e climatoterapia ha parlato il fisico Massimo Sperini collaboratore di Massimo Scalia, Dipartimento di Matematica Roma1.

Delle implicazioni sulle meteoropatie e sul dolore dei fenomeni elettroatmosferici hanno discusso Vincenzo Valenzi, A. Pisani, A. Calandri, O. Del Don dell’Istituto di Ricerca Svizzero sull’Energia Psichica/Lium Bellinzona, mostrando come la soluzione del mistero delle meteoropatie apre una nuova finestra sui meccanismi bioelettrici che appaiono svolgere ruoli superiori nella regolazione della fisiopatologia umana e della terapia che appare mediata dal tono elettrico dei meridiani visti e misurati come circuiti elettrici a resistenza variabile, che potrebbe spiegare come un uomo con piccoli voltaggi possa sviluppare grandi potenze.

Dello sviluppo teorico di questi aspetti legati alla fisica della coerenza nei sistemi biologici ha discusso lungamente Yogi Srivastava ordinario di fisica all’Università di Perugia che ha analizzato a fondo le basi quantistiche dei fenomeni biologici essenziali per comprendere importanti aspetti del funzionamento della materia vivente.

Dopo la pausa i lavori sono ripresi con  la seconda sessione, Il dolore nella società, durante la quale sono stati affrontati gli aspetti filosofici ed esistenziali del dolore. Nella società contemporanea il settore più conosciuto della sofferenza è quello medico, ma il campo della sofferenza umana è molto più ampio. La prima grande questione che si pone è soprattutto il rapporto tra dolore fisico e morale, di questi temi dopo il saluto di Vittorio Marinelli, presidente European Consumers ha parlato del racconto del dolore, «La rappresentazione dei sentimenti nei media», Anna Bisogno (Docente di Storia e linguaggi della radio e della televisione Uniroma3).

Della Ricodifica emozionale del dolore ha parlato Alessandro Betti (Counselor Psicosomatico e Rebirther) mentre del Dolore fisico e morale ha discusso Giuseppe Barbera, archeologo e presidente dell’Associazione Pietas.

In un contesto scientifico sicuramente di confine di grande interesse è stata la terza sessione, Il dolore dell’uomo della Sindone, che pone al centro uno dei più grandi misteri ai confini tra scienza e fede su quello che è considerato il reperto archeologico più studiato al mondo. Della Sindone, fra scienza e mistero ha parlato Alberto Di Giglio (Studioso della Sindone, Documentarista, Direttore di www.sindonologia.it), mentre del dolore dell’Uomo della Sindone: la cartella clinica ha discusso Rosanna Cerbo (Centro di Terapia del Dolore Uniroma 1). Di grande interesse anche l’intervento di Padre Nicola Tovagliari che ha discusso della teologia e spiritualità nella Sindone.

Si è trattato di un importante momento di confronto tra un medico, un teologo e uno dei più grandi esperti di sinologia nel contesto di una giornata scientifica che è continuata con la quarta sessione, Effetti biologici delle radiazioni nucleari, dedicata al dibattito che sta occupando le prime pagine dei giornali. Gli studiosi hanno discusso circa i rischi effettivi a breve, medio e lungo termine, partendo dal dato che fra trent’anni molti problemi oggi gravi diventeranno problematici se la ricerca non troverà nuove soluzione come ha affermato Paolo Saraceno dell’Istituto di Fisica Spazio Interplanetario Inaf) nella sua relazione.

Di possibili fonti alternative di energia a basso impatto ambientale ha discusso Francesco Celani dell’Infn di Frascati, mentre un enigmatico intervento che riapre vecchie ricerche è venuto dall’Ingegner Roberto Maglione che ripercorrendo l’Esperimento Oranur di W. Reich ha proposto la rilettura delle interazioni tra radiazioni nucleari e bioenergetica che forse merita più attenzione oggi che siamo di nuovo immersi nel rischio nucleare oltre che nelle scorie delle attività mediche radioattive come ha raccontato Leonardo Chiatti fisico sanitario dell’Asl di Viterbo.

I lavori sono stati conclusi dagli interventi di Piero Quercia sulla capacità dei batteri di sopravvivere in ambiente nucleare e magari di smaltire le stesse scorie nucleari e dal fisico Giuseppe Quartieri che ha analizzato il disastro di Fukushima a confronto di quello di Cernobyl aprendo a nuovi problemi nella sicurezza nucleare che dovranno essere affrontati per ridurre il rischio di queste potenti fonti di energie.

Nella Giornata si è svolta anche l’assemblea ordinaria del Centro Studi di Biometeorologia onlus (organizzatore del ciclo di Coherence2000 ) che continua la sua attività anche grazie al nuovo coordinatore, la giornalista Raffaella Rosa, che con Sirio Cardinale, Pasquale Avino e Giuseppe Quartieri darà nuova linfa scientifica e organizzativa al Csb per continuare nella sua opera di ricerca e difesa di un rapporto sempre più felice tra l’Uomo e il suo Clima/Ambiente. (V. V.)