Il 21 dicembre 2012 non è soltanto indicato come fine del mondo, ma coincide anche con lo scadere della prossima precessione degli equinozi, che segna concretamente l’inizio dell’Era dell’Acquario. In questo caso l’arrivo della fatidica data non porterebbe devastazioni e cataclismi, ma, al contrario, un periodo di profondo cambiamento, di pace e di positività
Ormai ci siamo: il 2012 è il nostro anno. E c’è chi giura che sia anche l’ultimo.
Quindi la domanda nasce davvero spontanea: è la fine, oppure no?
Le conseguenze delle nostre scellerate azioni obbligatoriamente si faranno notare sulle sorti dell’intero pianeta e sulle possibili opzioni di salvezza. E questo è un dato di fatto.
Solo che l’umanità tutta è ancora appesa ad un filo di speranza e vorrebbe davvero conoscere il suo prossimo futuro.
Possiamo aggiustare ancora il tiro, oppure è già troppo tardi?
I Maya erano convinti che il mondo avesse sofferto apocalittiche distruzioni per ben quattro volte e che essi stessero vivendo nell’epoca seguente, la quinta creazione del mondo.
Una specie di compendio di questa incredibile interpretazione del tempo si trova in quello che è universalmente riconosciuto come il codice di Dresda.
Fu scoperto a Vienna nel 1739 ed in seguito venne acquistato dalla biblioteca di Sassonia a Dresda.
Questo codice è l’unico dei tre codici Maya sopravvissuto alla furia della conquista spagnola.
Ed è proprio il Codice di Dresda a fornire delucidazioni su come il lungo computo del tempo, scandito dal calendario Maya, si arrestasse consapevolmente il 21 dicembre del 2012.
Sappiamo poco su come questo popolo immaginasse la fine del mondo e l’unica immagine possiamo ottenerla osservando l’ultima pagina di questo codice: in essa si vede l’acqua che distrugge il mondo, generando oscurità. La forza della natura in tutta la sua potenzialità distruttiva.
Tenebre indistricabili dove prima regnava la luce.
Per fortuna, il 21 dicembre 2012 non è soltanto indicato come fine del mondo, ma coincide anche con lo scadere della prossima precessione degli equinozi, che segna concretamente l’inizio dell’Era dell’Acquario (e per alcuni l’inizio della famosa e leggendaria New Age).
In questo caso l’arrivo della fatidica data non porterebbe devastazioni e cataclismi, ma, al contrario, un periodo di profondo cambiamento, di pace e di positività.
Difatti l’era dell’Acquario, dal punto di vista astrologico, riflette in pieno le caratteristiche della costellazione di cui fa parte, manifestandole a livello sociale, economico, politico, culturale e comportamentale.
Peculiarità dell’Acquario sono, difatti, la solidarietà, la democrazia e, non ultima per importanza, la ricerca di uno stile di vita nel rispetto dell’ambiente accompagnata dall’impegno nella sperimentazione di cure alternative come l’omeopatia.
Quindi, ancora una volta un sano atteggiamento sostenibile dell’individuo sociale nei confronti della natura circostante risulterebbe l’unica via di scampo possibile. I Maya già ne erano convinti, anni luce fa.
Insomma, un acquario ci salverà tutti… forse.