Lo stato del suolo in Europa

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Il report dell’Agenzia europea dell’Ambiente e del Jrc presenta una prospettiva pan europea sullo stato del suolo in Europa alla luce dei dati disponibili ed in possesso del centro dati europeo sul suolo e dell’attività di ricerca del Jrc

Quasi tutto il cibo, il combustibile e le fibre utilizzate dagli esseri umani sono prodotti dal suolo. Il suolo è anche importante per l’acqua e per la salute dell’ecosistema. Nonostante ciò, le risorse del suolo in molte parti dell’Europa risultano sovra-sfruttate, degradate ed irreversibilmente perse a causa di pratiche inadeguate di gestione del territorio, delle attività industriali e dei cambiamenti di uso del suolo che portano alla impermeabilizzazione del terreno, alla sua contaminazione, all’erosione ed alla perdita di carbonio organico.

Il report dell’Agenzia europea dell’Ambiente e del Jrc (Joint Research Centre) descrive lo stato del suolo in Europa, le principali tendenze e prospettive, cercando di dare risposte ai principali processi che riguardano la risorsa suolo. Il lavoro si rivolge soprattutto ai politici europei e a tutti coloro che sono chiamati a formulare ed attuare le politiche di miglioramento ambientale. Le informazioni contenute in questi report aiutano anche i cittadini europei a capire meglio e quindi a prendersi cura in prima persona dell’ambiente in cui vivono.

Sfortunatamente, le nostre conoscenze su alcune delle funzioni principali del terreno che forniscono importanti servizi e beni ambientali sono ancora poco sviluppate. L’approfondimento di questo aspetto sarà un elemento determinante dell’attività del Jrc per il prossimo Soer previsto per il 2015.Il report dell’Agenzia europea per l’ambiente, ed in generale il lavoro sul terreno realizzato dal Jrc, si propone di essere di supporto alla strategia sul terreno della Commissione europea (COM (2006)231) e alla direttiva dell’Ue sempre sul suolo (COM(2006)232) che ha come obiettivo quello di proteggere il territorio europeo, assicurandone un uso sostenibile.

L’uso non sostenibile e una cattiva gestione del suolo sta determinando un degrado ed una perdita delle risorse chiave che sono fondamentali per la vita sul nostro pianeta. Nonostante l’importanza per la nostra società, non esiste una normativa a livello europeo che specificatamente protegga il suolo. Le politiche europee che riguardano l’acqua, i rifiuti, i prodotti chimici, l’inquinamento industriale, i pesticidi, l’agricoltura contribuiscono indirettamente a proteggere l’ambiente. Tuttavia poiché queste politiche hanno altre finalità non risultano adeguate a garantire un livello di protezione idoneo per il suolo europeo.

Realizzare politiche di prevenzione per il suolo è difficile anche a causa dei pochi dati in possesso, ma, come approfondisce il report, bisogna partire dalle principali minacce per il suolo determinate da:

  • la perdita di biodiversità: la biodiversità del suolo è fondamentale in quanto riflette l’enorme varietà di organismi, dai batteri ai mammiferi,

  • la compattazione del suolo, questa può essere determinata dall’uso di macchine pesanti in agricoltura. Un suolo molto compatto ha minore capacità di immagazzinare e condurre l’acqua, diviene meno permeabile per le radici delle piante ed aumenta il rischio di perdita del suolo dovuta all’erosione dell’acqua. Alcuni studiosi ritengono che il rischio di compattazione del terreno alto o molto alto, anche se le stime sono diverse,

  • la contaminazione, a causa di più di 200 anni di industrializzazione, la contaminazione del terreno è un problema diffuso in Europa. I contaminanti più frequenti sono i metalli pesanti e gli oli minerali. I siti da bonificare, che hanno ospitato attività inquinanti, sono circa 3 milioni,

  • l’erosione, il 16% (105 milioni di ettari) del territorio europeo (esclusa la Russia) si ritiene si soggetta ad erosione idrica, 42 milioni da erosione dovuta al vento,

  • le frane, possono essere causate da abbandono (incuria) del suolo e cambi d’uso,

  • la diminuzione della materia organica, la materia organica è la principale componente del terreno e ne controlla alcune funzioni vitali. Circa il 45% dei terreni europei hanno un basso o molto basso contenuto di materia organica, soprattutto nei paesi del Sud dell’Europa, anche se situazioni analoghe sono presenti in Francia, Gran Bretagna, Germania, Norvegia e Belgio, Il motivo è dovuto alla trasformazione di terreni boschivi ed erbosi in terreni agricoli,

  • la salinità, è il risultato della concentrazione di sali e di altre sostanze legate all’irrigazione e alla fertilizzazione. Alti livelli di salinità del terreno lo rendono sterile. Questo è dovuto ad una cattiva gestione dei territori irrigati,

  • la sigillatura, questo fenomeno avviene quando i terreni agricoli o anche non coltivati vengono mangiati dalla crescita disordinata del tessuto urbano, dallo sviluppo delle attività industriali e dalle infrastrutture di trasporto. Questo comporta la rimozione di strati di terreno e la perdita di importanti funzioni svolte dal suolo, come la capacità di produrre cibo, di stoccare l’acqua e di regolare la temperatura.

Infine anche i cambiamenti climatici potrebbero peggiorare lo stato del terreno e determinarne la desertificazione.

(Fonte Arpat, Testo a cura di Stefania Calleri)