Strage di canguri in Australia

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Secondo gli animalisti, la mattanza sarebbe motivata dalla competizione che si verrebbe a creare con i pascoli bovini mentre i danni ambientali sono stati creati proprio dagli squilibri portati dai colonizzatori anche mediante l’immissione di altri animali

 

La notizia che lancia la Geapress ci riporta alla mente la distruzione dei bisonti e il salvataggio in extremis dell’aquila dal collare. Tutto ciò fa una tristezza infinita pensando all’incapacità dell’uomo di convivere nella biosfera con altre specie e all’ingratitudine verso quelle specie che gli hanno permesso di evolversi.

Il peggiore segreto dell’Australia sta venendo a galla. Le fosse dove gli animalisti sospettavano essere stati seppelliti i canguri (vedi articolo GeaPress), sono stracolme. Animali non solo uccisi nei mesi scorsi ma fosse recentemente aperte e subito riempite. I canguri di Canberra vengono centrati da un colpo di arma da fuoco in testa, ma secondo gli animalisti vi sarebbero le prove che i poveri animali sono stati prima radunati e poi uccisi. Alcuni varchi nella rete, infatti, sarebbero compatibili con il tentativo di fuga messo in atto dagli animali. Fuggire, cioè, dalla carneficina. In questo mese le fosse sono state visitate dai militanti animalisti per ben tre volte. Il tre, il sei ed il sette giugno. Già alla seconda visita nuove fosse erano state aperte.

Le autorità del territorio della capitale australiana (Atc), ovvero proprio quello di Canberra, avrebbero deciso l’uccisione di 2000 canguri. La motivazione ufficiale, sarebbe quella di proteggere la natura di alcune Riserve della zona. Secondo gli animalisti, la mattanza che sta colpendo uno degli animali simbolo dell’Australia, sarebbe motivata dalla competizione che si verrebbe a creare con i pascoli bovini. Una scelta, poi, di certo non condivisibile, ovvero risolvere il problema a colpi di fucile.

Tremende le descrizioni sulle condizioni nelle quali vengono trovati gli animali. Tutto lascia presupporre, infatti, che i canguri abbiano subito tiri come minimo molto poco precisi. Colpiti anche nelle mascelle e sul collo. Animali adulti e giovani. Il tutto avvenuto nelle immediate vicinanze della Riserva di Kama, dove gli animali parrebbero essere stati ammassati e poi centrati dai colpi di arma da fuoco. In queste ore si stanno moltiplicando gli appelli per fermare la mattanza, mentre una petizione è stata aperta nel sito change.org

I commenti lasciano spazio a pochi dubbi. C’è chi invita a smetterla di sentirsi padrone della vita altrui e chi ricorda la fine degli aborigeni australiani. Altri ancora esprimono il profondo disgusto per la fine riservata ad un animale che è l’emblema della stessa Australia, mentre i danni ambientali sono stati creati proprio dagli squilibri portati dai colonizzatori anche mediante l’immissione di altri animali. In Australia, ormai rinselvatichiti, c’è infatti un po’ di tutto. Dromedari compresi.

(Fonte Geapress)