Oltre ad aver aderito al Patto dei Sindaci per il Clima (Covenant of Mayors) ha iniziato il percorso per diventare una delle Transition Towns. Nei prossimi gorni si terrà il primo corso di formazione per i cittadini del «dopo petrolio»
Finalmente le Transition Towns sbarcano nel centro sud Italia, questo grazie all’amministrazione della Città di Ariccia che, oltre ad aver aderito al Patto dei Sindaci per il Clima (Covenant of Mayors), ha iniziato il percorso per diventare una delle Transition Towns. Dal 29 giugno al 1° luglio si terrà ad Ariccia il primo corso di formazione per i cittadini del «dopo petrolio». Si tratta del training base per coloro che vogliono far partire un’iniziativa di transizione nella propria comunità (città, quartiere, comprensorio). Sono due giornate e una serata intensissime e avvincenti che forniscono gli strumenti necessari per intraprendere l’attività di un gruppo di cittadini per le Transition Towns.
I facilitatori di questo training saranno Ellen Bermann e Pierre Houben che lavorano da anni sulla transizione e fanno parte del Transition network e docenti di Transition Italia.
Lo scopo principale del progetto è quello di elevare la consapevolezza rispetto ai temi degli insediamenti sostenibili e preparare alla flessibilità richiesta dai mutamenti in corso. Le comunità sono incoraggiate a ricercare metodi per ridurre l’utilizzo di energia ed incrementare la propria autonomia a tutti i livelli.
Esempi di iniziative riguardano la creazione di orti comuni, riciclaggio di materie di scarto come materia prima per altre filiere produttive, o semplicemente la riparazione di vecchi oggetti non più funzionanti in luogo della loro dismissione come rifiuti.
Sebbene gli obiettivi generali rimangano invariati, i metodi operativi utilizzati possono cambiare. Per esempio Totnes ha introdotto una propria moneta locale, il Totnes pound, che è spendibile nei negozi e presso le attività commerciali locali. Questo aiuta a ridurre le «food miles» (distanza percorsa dal cibo prima di essere consumato, causa di inquinamento e dispendio energetico) e supporta l’economia locale. La stessa idea di moneta locale è stata introdotta in altre Transition Towns europee.
«Fulcro del movimento delle Transition Town è l’idea che una vita senza petrolio può in realtà essere più godibile e soddisfacente dell’attuale – spiega Roberto Salustri, direttore tecnico scientifico di Reseda onlus la cooperativa che sta promuovendo la decrescita energetica nel Lazio e nei Castelli Romani -. Ragionando fuori dallo schema corrente, possiamo in realtà riconoscere che la fine dell’era di petrolio a basso costo è un’opportunità piuttosto che una minaccia, e possiamo progettare la futura era a zero emissioni come epoca fiorente, caratterizzata da flessibilità e abbondanza, un posto molto migliore in cui vivere dell’attuale epoca di consumo alienante basato sull’avidità, sulla guerra e sul mito di crescita infinita».
Così continua il percorso cui ha aderito l’amministrazione del Sindaco Cianfanelli e della sua Giunta che in questi anni si è schierata in modo netto e efficace per risolvere i problemi dell’ambiente. Il Commissario prefettizio ha ritenuto di mantenere tale adesione per l’importanza che questo percorso può avere per i cittadini di Ariccia e dei Castelli Romani.
(Fonte Reseda)