Avevano obiettato alle decisioni dell’Epa sostenendo l’incertezza della scienza e che l’Ente americano non aveva specificato le esatte concentrazioni atmosferiche dei gas serra. I giudici hanno dato loro torto
Sulla regolamentazione delle emissioni di CO2 sconfitta in Usa delle lobby industriali e petrolifere che non volevano alcuna regolamentazione.
La notizia è stata pubblicata oggi da «Science».
Le lobby avevano obiettato alle decisioni dell’Epa sostenendo l’incertezza della scienza e che l’Ente americano non aveva specificato le esatte concentrazioni atmosferiche dei gas serra.
I giudici hanno respinto le argomentazioni sostenendo che l’Epa si basava su un mix di dati empirici e prove scientifiche e la difficoltà di ulteriore analisi di questa mole di dati non metteva in discussione la pericolosità dei gas serra per la salute e i cambiamenti climatici.
Veniva inoltre respinta la richiesta di un riesame perché, hanno detto i giudici: «questo non è il nostro ruolo».
Da qui la decisione unanime perché i cambiamenti climatici sono un problema fondato e perché la Corte Suprema degli Usa aveva già stabilito che l’Epa aveva competenze in materia.
Una notizia positiva accolta come una vittoria per la scienza che ha trovato scontenti i repubblicani che daranno battaglia. Una vicenda che la dice lunga su quanto dura è ancora la strada da fare per un ambiente pulito e per uno sviluppo veramente solidale e sostenibile. Sono ancora tanti gli egoismi da battere fino a quando l’uomo si convincerà che il bene non è nell’economia ma nella salute… di tutti.