L’E-Cat in scena al Technopark

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Il tentativo di banalizzare e ridicolizzare i risultati con ironie modeste, fanno a pugni con la notizia che l’impianto da 1 MW per uso industriale è già in vendita, mentre altri dispositivi sono in corso di sviluppo tra cui quello più atteso per uso domestico

L’Energy Change with E-Cat Technology è andato in scena nell’auditorium del Technopark di Zurigo, nel silenzio tombale dei grandi media rotto dal sollievo della blogger di «Repubblica», Ocasapiens, che ha infranto il muro del silenzio con uno dei suoi tentativi satirici Flop, sollievo, vado in convento.

Il tentativo di banalizzare e ridicolizzare i risultati con ironie modeste, fanno a pugni con la notizia che l’impianto da 1 MW per uso industriale è già in vendita, mentre altri dispositivi sono in corso di sviluppo tra cui quello più atteso per uso domestico.

Ne ho parlato al telefono con Sergio Focardi che con Andrea Rossi ha sviluppato l’Ecat, e fuori dalle metafore del marketing e delle campagne denigratorie, con la semplicità tipica del vecchio preside della facoltà di Scienze di Bologna, mi ha confermato che l’Ecat funziona e continua a restare stupito dalle pretese dei cosiddetti scettici, che hanno alzato il tiro con aneddotiche varie e avariate.

Una sintesi brillante di quanto accaduto a Zurigo è stata pubblicata da Dottor Tecnologia che nel suo report ha scritto tra l’altro:

«È terminata la due giorni di dibattito sull’E-Cat, il geniale e discusso dispositivo messo a punto dall’ingegner Andrea Rossi e dal fisico Andrea Focardi che, grazie alla fusione fredda, sarebbe in grado di produrre una grande quantità di energia pulita consumando una irrisoria quantità di materie prime nel suo funzionamento.

«Innanzitutto Rossi nel suo primo intervento dell’8 settembre dal titolo “Sviluppo e aspetti futuri della tecnologia E-Cat. Uno sguardo sulla tecnologia nichel-idrogeno amica dell’ambiente” ha diffuso i documenti scientifici dei due distinti esperimenti condotti sul proprio apparecchio il 16 luglio e il 7 agosto scorsi.

«Uno degli aspetti più interessanti è quello riguardante il Cop, il cosiddetto Coefficiente di prestazione, dell’E-Cat che sarebbe pari a 6, ossia in parole povere l’energia in uscita è pari a sei volte quella in ingresso.

«Un dato che non è passato inosservato ai più, visto che inizialmente lo stesso inventore italiano aveva parlato di Cop per il suo congegno anche pari a 200. Rispondendo ad una domanda sulla questione Rossi ha dichiarato: “È molto diverso lavorare in un laboratorio con un piccolo prototipo da poche centinaia di Watt, destinato solo ad esperimenti, non ad essere utilizzato normalmente. Per il momento il Cop è stato abbassato a 6 solo per quelle destinate alle industrie, per motivi di sicurezza”.

«Tuttavia sono rimasti insoluti diversi quesiti a cui la comunità scientifica e gli appassionati di tecnologia speravano si rispondesse durante il convegno in Svizzera, a partire dai nomi delle Università che sono state incaricate di validare il prodotto, per finire con l’effettivo meccanismo di funzionamento dell’E-Cat (“quello che succede all’interno non può essere rivelato. È un campo minato”, queste le parole di Rossi).

Funzionamento che lo stesso padre del dispositivo ha così spiegato tempo fa: “L’apparecchio E-Cat è fondamentalmente un impianto di riscaldamento. Utilizza un catalizzatore segreto che fonde insieme idrogeno e nichel per formare rame. Il rame ha un’energia di stato inferiore al nichel e questo eccesso di energia è rilasciato sotto forma di raggi gamma. I raggi gamma colpiscono una parete di piombo dove sono assorbiti e trasformati in calore. L’intero processo è incredibilmente efficiente e può riscaldare qualunque liquido che passi attraverso l’apparecchiatura».

Molte questioni restano aperte sia a livello teorico sia sperimentale, ma non è la prima volta che accade, ricordiamo a puro titolo di cronaca che larga parte dell’energia e della materia è detta Oscura, più che per il buio, perché si sa poco intorno ad essa, e che la stessa materia vivente è ben lontana dall’essere compresa come scrisse Mario Ladu nel suo libro di fisica per medici, per non parlare del più famoso farmaco di tutti i tempi, l’aspirina che continua ad essere venduto benché il meccanismo d’azione proposto cambi spesso.

C’è ancora molto da fare ma con l’Ecat si è consolidata la consapevolezza che un nuovo territorio della natura e delle sue energie è stato avvistato e iniziato a sfruttare, e molti altri esploratori sono attivi e stanno trovando nuove vie per produrre energia da reazioni nucleari a bassa temperatura.

C’è molto lavoro da fare a tutti i livelli e oggi festeggiamo il genio italico che ci ha regalato l’ennesimo miracolo italiano che ci rende fiduciosi nel futuro nonostante le troppe furbizie e i troppi parassitismi che stanno mettendo in difficoltà il Belpaese (Alcoa è solo la punta dell’Iceberg), dove fortunatamente la situazione resta drammatica ma non seria, proprio grazie al genio italico, buon ultimo quello del duo Focardi Rossi che ci ha reso la Fusione Fredda una realtà.