Effetto serra – L’Ue «calcola» le emissioni

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Il rapporto considera il 40 % delle emissioni di gas ad effetto serra derivanti dalle industrie energetiche come gli impianti di riscaldamento, le centrali elettriche e le raffinerie. Queste emissioni sono poi ridistribuite ai consumatori finali dell’energia

Un nuovo rapporto dell’Agenzia europea per l’ambiente (Aea) identifica le famiglie e le industrie come i responsabili di metà delle emissioni di gas ad effetto serra in Europa. I due settori, infatti, furono i principali responsabili dell’aumento delle emissioni nel 2010.
Questo rapporto considera il 40 % delle emissioni di gas ad effetto serra derivanti dalle industrie energetiche come gli impianti di riscaldamento, le centrali elettriche e le raffinerie. Queste emissioni sono poi ridistribuite ai consumatori finali dell’energia.
L’obbiettivo del rapporto è aiutare a migliorare la conoscenza delle tendenza passate delle emissioni dei gas ad effetto serra nel settore dell’energia a partire dalla domanda o dal consumatore finale. Per fare ciò, il rapporto ha sviluppato una metodologia per distribuire le emissioni dal settore di trasformazione energetica ai consumatori finali di questa energia.
Inoltre, il metodo evidenzia la relativa importanza e gli effetti delle emissioni nel commercio dell’energia tra gli Stati membri dell’Ue.
I risultati del rapporto dell’Aea si basano sull’inventario ufficiale 2012 dei gas ad effetto serra riportato dalla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (United Nations Framework Convention on Climate Change da cui l’acronimo Unfccc) per il periodo 2005-2010 e sui dati riportati dall’Eurostat.
Un rapporto precedente dell’Aea mostra che le emissioni dell’UE-27 sono aumentate del 2,4% (cioè di circa 111 milioni di tonnellate di CO2) tra il 2009 e il 2010, in parte a causa della ripresa economica dopo la recessione del 2009.
L’altro motivo è dovuto principalmente ad un inverno molto più freddo di quello precedente, con un conseguente aumento della domanda di più efficaci sistemi di riscaldamento e un maggiore uso dell’elettricità da parte delle famiglie.