Un po’ di freddo, un po’ di caldo…

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Un vero record di temperature elevate nel periodo di autunno inoltrato. Ormai siamo dentro a scenari certamente non rosei che anno dopo anno si avvicineranno sempre di più a quelli drammatici previsti già venti anni fa da climatologi di fama internazionale. Da mercoledì breve tregua del tempo, temperature in rialzo, ma mari sempre mossi. I venti si porranno a rotazione ciclonica tra la Campania e la Sicilia. Ciò potrà determinare il richiamo d’aria più calda dall’Africa e, quindi, creare, verso il prossimo week end, situazioni di variabilità

Dalla cartina del Noaa (l’Agenzia americana che si occupa dell’atmosfera e degli oceani) si vede fin dove è arrivato l’anomalo caldo spinto dalle correnti sahariane sul Mediterraneo ed oltre. Un vero record di temperature elevate nel periodo di autunno inoltrato. Che dire? Ormai siamo dentro a scenari certamente non rosei che anno dopo anno si avvicineranno sempre di più a quelli drammatici previsti già venti anni fa da climatologi di fama internazionale. Del resto con oltre 400 ppm di CO2 nell’atmosfera altrimenti non potrebbe essere, un esempio lampante è di queste ore con il tifone che ha investito le Filippine ed ora sta per investire il Vietnam.
In Italia queste masse d’aria calde e secche in quota e il prolungato soleggiamento durante il giorno, hanno fatto andare i termometri oltre il muro dei +25°C +26°C all’ombra. In molte regioni del meridione le condizioni climatiche hanno assunto caratteristiche estive per quasi l’intero mese di Ottobre, con particolare riferimento per l’ultima decade del corrente mese che risultata la più calda in assoluto, con valori di oltre +4°C rispetto alla media stagionale. Tuttavia a fine settimana il cambiamento del tempo si è fatto sentire in Liguria dove si sono avuti forti temporali e allagamenti in alcune città costiere. Ma vediamo ora cosa ci aspetta per la settimana entrante.

Le previsioni

L’uscita di scena dell’alta pressione africana, l’arrivo di correnti più umide e fredde atlantiche e la forte pressione di aria proveniente dall’artico, tra lunedì e martedì determineranno la prima «doccia fredda italica». Infatti la saccatura di aria fredda, scavalcherà le Alpi ad oriente facendo pervenire aria fredda da nord est. Ciò causerà un deciso peggioramento nelle regioni peninsulari, in particolare sulle regioni centromeridionali. Ma ciò non durerà molto, infatti è previsto l’arrivo dell’anticiclone delle Azzorre che farà nuovamente risalire la colonnina di mercurio. Quindi inizio della settimana con temperature in forte calo, neve anche sull’Appennino, venti forti di Bora e Maestrale e di conseguenza mari soprattutto quelli adriatici e quelli sardi orientali molto mossi. Piogge anche di forte intensità al centro.
Da mercoledì breve tregua del tempo, temperature in rialzo, ma mari sempre mossi. I venti si porranno a rotazione ciclonica tra la Campania e la Sicilia. Ciò potrà determinare il richiamo d’aria più calda dall’Africa e, quindi, creare, verso il prossimo week end, situazioni di variabilità intervallata da improvvisi annuvolamenti e forti piogge temporalesche soprattutto sui versanti medio e bassi tirrenici. La neve è prevista abbondante sull’arco alpino soprattutto centrale e su gran parte della dorsale appenninica.