L’Enea nel programma di ricerca sul gas da scisto

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Le conclusioni a cui approderà il programma di ricerca serviranno come input sia per l’opinione pubblica sia per le istituzioni nazionali ed europee chiamate a decidere sulle normative che regolano le attività produttive dello shale gas. Il contributo dell’Enea riguarderà lo sviluppo di sistemi innovativi per le prospezioni geologiche e per le analisi di laboratorio necessarie a identificare e classificare le riserve di shale gas, oltre allo studio dell’impatto ambientale e delle emissioni di gas serra associate alle pratiche di esplorazione e produzione

L’Enea è entrata a far parte del programma di ricerca sul gas da scisto (shale gas) dell’Alleanza europea per la ricerca sull’Energia (Eera, European Energy Research Alliance).
Il Joint Programme sullo shale gas di Eera intende creare una piattaforma di ricerca sul potenziale, sull’impatto e sulla sicurezza delle attività di esplorazione e produzione di gas da scisto in Europa. Le tecnologie e le metodologie esistenti saranno valutate e migliorate per stabilire una base di conoscenze indipendente a livello europeo.
Lo sfruttamento dei giacimenti di gas da scisto è un tema controverso a causa dell’impatto ambientale legato alle pratiche estrattive che richiedono il ricorso alla tecnica del fracking, vale a dire la frantumazione fino a 1 chilometro di profondità della roccia madre nel quale il gas da scisto è intrappolato, attraverso l’immissione di considerevoli quantità di acqua ad alta pressione e di additivi chimici per facilitare il processo. Le maggiori preoccupazioni su questo tipo di pratica estrattiva riguardano la contaminazione delle falde acquifere, l’emissione di gas serra e l’insorgere di fenomeni microsismici.
Le conclusioni a cui approderà il programma di ricerca serviranno come input sia per l’opinione pubblica sia per le istituzioni nazionali ed europee chiamate a decidere sulle normative che regolano le attività produttive dello shale gas.
Il contributo dell’Enea riguarderà lo sviluppo di sistemi innovativi per le prospezioni geologiche e per le analisi di laboratorio necessarie a identificare e classificare le riserve di shale gas, oltre allo studio dell’impatto ambientale e delle emissioni di gas serra associate alle pratiche di esplorazione e produzione.
Il Joint Programme sullo shale gas riunisce 26 partner provenienti da 15 Stati membri dell’Unione europea; il Dipartimento di Geologia dell’Università Roma Tre e il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università di Perugia sono gli altri partner italiani che collaboreranno con l’Enea.
I risultati del programma di ricerca possono essere seguiti sul sito.

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