Clima – Accelerare gli interventi di adattamento

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Temperature in aumento, cambiamenti nelle precipitazioni, incremento del livello del mare, eventi climatici estremi e frequenti, scioglimento dei ghiacciai, sono alcune delle sfide che l’Europa dovrà fronteggiare, secondo un rapporto presentato dall’Agenzia europea per l’ambiente (Eea), l’ufficio regionale per l’Europa dell’Organizzazione mondiale della salute (Oms) ed il Centro di ricerca unito della Commissione europea

Il rapporto «Impacts of Europe’s changing climate», è basato su 40 indicatori, centrati sulle conseguenze previste del cambiamento climatico, fra cui il rischio aumentato di inondazioni e di siccità, la perdita di biodiversità, le minacce per la salute umana e per settori economici quali l’energia, il trasporto, l’agricoltura, ed il turismo.
Il rapporto evidenzia che la vulnerabilità rispetto agli effetti del cambiamento climatico varia molto fra le diverse regioni e settori in Europa.
In particolare mostra che le aree più vulnerabili del nostro continente sono le regioni montuose, le zone litoranee, il Mediterraneo e l’Artico.
/> Il rapporto sottolinea che, oltre alla riduzione delle emissioni di gas serra, occorre orientarsi a realizzare misure di adattamento pro-attive per moderare gli effetti del cambiamento climatico. Molte delle attività di adattamento odierne si sono concentrate sulla gestione delle inondazioni mentre sono possibili azioni in altri settori.
Il «libro bianco sull’adattamento ai mutamenti climatici» della Commissione europea, atteso al più tardi entro quest’anno, inquadrerà la strategia di adattamento europea. Comunque, molti paesi stanno sviluppando e perfezionando strategie di adattamento nazionali.
Il rapporto qui presentato supporterà lo sviluppo e la realizzazione di questi piani, mettendo a disposizione in tutti i paesi gli indicatori presentati.
Lo studio fa inoltre presente che occorrono sforzi coordinati da parte dei vari paesi, della Commissione europea e delle altre organizzazioni per colmare vuoti di informazione cruciali.
Infatti abbiamo bisogno di migliorare i monitoraggi raccogliendo e mettendo a disposizione dati sul clima e sugli impatti osservati, scenari spaziali e socioeconomici più dettagliati; migliori informazioni sulla vulnerabilità; ulteriori informazioni sulle buone pratiche relative ad azioni di adattamento, ai loro costi e sui migliori meccanismi per lo scambio di informazioni.
Presentando lo studio, Jacqueline McGlade, Direttore Esecutivo dell’Eea, ha affermato che «questo rapporto chiarisce in modo stringente che molte regioni e settori in Europa sono vulnerabili agli effetti del cambiamento climatico. Si deve iniziare la realizzazione di azioni di adattamento. Noi abbiamo bisogno di intensificare tali azioni e migliorare lo scambio di informazioni sui dati, l’efficacia ed i costi relativi».

(Fonte Arpat)