In Calabria monitoraggio in tempo reale dei depuratori

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Nella riunione di oggi sulla depurazione, presieduta dall’Assessore regionale ai Lavori Pubblici, On.le Luigi Incarnato, l’Agenzia ambientale calabrese ha aggiornato sul progetto finanziato con fondi Por

Una rete elettronica di sensori che, in tempo reale, trasmetta ad una centrale di raccolta dati lo stato di funzionamento dei depuratori costieri, individuandone le criticità; tutto ciò per raggiungere gli obiettivi di qualità imposti dalla normativa vigente (D.Lgs. 152/2006 sui Criteri generali della disciplina degli scarichi) e garantire le misure necessarie per la tutela qualitativa e quantitativa del sistema marino-costiero calabrese.
È questa la finalità del progetto sperimentale, finanziato con fondi Por, che il Direttore scientifico dell’Arpacal (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria), dott. Antonio Scalzo, ha presentato oggi, illustrandone lo stato di avanzamento, nel corso della riunione tecnica-istituzionale sulla tematica della depurazione, convocata dall’Assessore regionale ai Lavori Pubblici, on. Luigi Incarnato.

«Il progetto sperimentale, avviato qualche settimana fa in occasione di una riunione tecnica con tutti gli enti a vario titolo competenti in materia ? ha illustrato Scalzo nel corso della riunione – prevede l’installazione di 103 centraline di monitoraggio su altrettanti depuratori costieri, individuati a seguito di un censimento degli impianti svolto in collaborazione con i diversi enti territoriali calabresi. L’Arpacal, infatti, è stata individuata dal D.Lgs. 152/2006 quale autorità regionale competente per il controllo analitico degli scarichi, attivando una forte sinergia con le istituzioni pubbliche ed i gestori degli impianti».
«Come più volte affermato ? ha commentato il Direttore Generale dell’Arpacal, prof. Vincenzo Mollace ? l’Arpacal, su input della Presidenza della Giunta Regionale e l’Assessorato regionale alle Politiche dell’Ambiente, è fortemente impegnata sulla tematica del controllo analitico dei depuratori, e continua a fornire la sua disponibilità a collaborare con l’Autorità Giudiziaria, per quanto di specifica competenza, nelle attività di controllo sul territorio; questo progetto, quindi, rappresenta un grande salto di innovazione per la soluzione di un problema che, come è noto, ha strascichi anche sull’offerta turistico-ambientale della nostra regione».
Nel dettaglio, sono in corso di progressiva installazione presso i depuratori, appositi campionatori automatici agli impianti, capaci di prelevare, ad intervalli regolari, campioni d’acqua reflua, analizzandone i componenti chimici e, in caso di sforamento dei valori imposti dalla legge, inviando segnali d’allerta all’Arpacal e agli Ato (Ambito territoriale ottimale), riuscendo tempestivamente a ridurre e contenere i parametri rilevati entro i valori imposti dalla normativa. I dati trasmessi dalle centraline poste nei pressi dei depuratori saranno, inoltre, trasmessi su richiesta ai diversi Enti competenti ed ai Noe dei Carabinieri, con i quali l’Agenzia ambientale calabrese sta collaborando, su delega dell’Autorità Giudiziaria, in diverse indagini aperte sul territorio regionale.
I primi dati sull’andamento del progetto saranno resi noti nel corso di un forum sulle tematiche della depurazione e balneazione, che l’Arpacal sta organizzando per la metà di giugno in collaborazione con la Presidenza della Giunta regionale e gli Assessorati regionali al Turismo e alle Politiche dell’Ambiente.

(Fonte Arpacal)
(20 Maggio 2008)