Il numero dei geni umani è relativamente basso, solo circa 25.000, invece dei 100.000 ipotizzati fino ad una decina di anni fa. Un lavoro svolto da Gianfranco Di Segni, Serena Gastaldi e Glauco Tocchini-Valentini, dell’Istituto di Biologia Cellulare del Cnr, contribuisce a spiegare la grande complessità dei mammiferi e, in particolare, dell’uomo attraverso il meccanismo dell’espansione dell’informazione genetica
Recentemente pubblicato dalla rivista Pnas (Proceedings of the National Academy of Sciences), il lavoro dei ricercatori dell’Istituto di biologia cellulare (Icb) del Cnr sull’espansione dell’informazione genetica aiuta a spiegare una delle maggiori sorprese che si sono avute con la decifrazione della sequenza del Dna umano, ossia la scoperta che il numero totale dei nostri geni è estremamente basso.
«Solo 25.000 rispetto ai 100.000 ipotizzati – spiega Gianfranco Di Segni dell’Ibc-Cnr, uno degli autori dello studio – numero sorprendente soprattutto se si pensa che i geni nella Drosophila, il moscerino della frutta, sono circa 15.000, e quelli dei