Presentati i risultati del progetto Hearts

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Modelli per la valutazione integrata di politiche di trasporto urbano amiche in termini di effetti sanitari

Si è ormai concluso il progetto triennale Hearts (Health Effects And Risks of Transport Systems), una ricerca finalizzata allo sviluppo di modelli che consentano di effettuare una valutazione integrata di diversi scenari di politiche di trasporto urbano, anche in termini di effetti sanitari derivanti dall’inquinamento atmosferico, acustico e dagli incidenti stradali.
Il progetto, finanziato dall’Unione europea, è stato coordinato dal Centro Europeo Ambiente e salute dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. La città di Firenze è una delle città europee, assieme a Lille in Francia e Leicester in Gran Bretagna, nelle quali sono state esaminate le varie tematiche del progetto Hearts. Nei giorni scorsi si è tenuto un seminario tecnico, organizzato da Arpa Toscana e Cspo, quale prima occasione di presentazione e discussione dei metodi e dei risultati conseguiti dal gruppo di lavoro fiorentino che ha partecipato al progetto, nonché dei possibili sviluppi di studio e ricerca. Nel corso del progetto sono stati identificati i modelli in uso più affidabili per il traffico e la dispersione degli inquinanti, successivamente integrati con nuovi modelli, anche sperimentali, che riguardano l’esposizione e la mobilità spazio-temporale della popolazione.
In Hearts, nei tre casi studio di Leicester, Lille e Firenze sono state effettuate delle stime dell’esposizione della popolazione generale e di alcuni sottogruppi in differenti microambienti, nonché una valutazione degli effetti di diversi scenari reali di politiche di trasporto. In particolare il caso studio della città di Firenze era volto a valutare la variazione dell’impatto sanitario nel passaggio dallo scenario di mobilità dell’intera area urbana attuale (riferimento all’anno 2003) a quello successivo alla cosiddetta «cura del ferro», previsto nel 2010, con la realizzazione delle tre tramvie, del passante ferroviario «alta capacità» con la conseguente attivazione dei collegamenti ferroviari di superficie di area metropolitana, e con la realizzazione della circonvallazione Mobilità-Salute Nord in galleria. Il gruppo di lavoro ha visto coinvolti: l’Arpat, il Centro per lo Studio e la Prevenzione Oncologica
(Cspo), il Dipartimento di statistica ed il Dipartimento di Fisica dell’Università di Firenze, il Laboratorio di Sanità Pubblica dell’Azienda Usl 10, l’Istituto di Studi per l’Integrazione dei Sistemi di Roma
(Isis), e l’Oms. Il lavoro si è svolto con la collaborazione della Direzione ambiente e della Direzione mobilità del Comune di Firenze.
Nello studio sono stati utilizzati i risultati disponibili della modellistica di traffico, per i due scenari di mobilità sotto indagine, per implementare una simulazione dell’impatto acustico da traffico veicolare sull’intera area urbana. La modellistica acustica applicata è conforme alle prescrizioni per l’applicazione della Direttiva 49/02 CE sulla gestione dell’inquinamento acustico. Sui medesimi dati di traffico è stata implementata una simulazione delle emissioni dei principali inquinanti atmosferici. Ciò è stato effettuato in collaborazione con Enea mediante l’impiego del modello Tee; in questa fase sono stati effettuati test e verifiche su alcune delle possibili opzioni del modello emissivo, partecipando quindi al suo sviluppo (release TEE 2005). Sempre in questo ambito i risultati emissivi sono stati impiegati per una stima delle concentrazioni in aria mediante il modello di dispersione Ospm, in corrispondenza di una delle stazioni di misura della Rete di rilevamento della qualità dell’aria della Provincia di Firenze. Con i limiti e le incertezze derivanti dai dati di ingresso impiegati e dalle metodologie adottate, le stime di emissione per i due scenari permettono di ottenere una valutazione delle variazioni dovute sia al rinnovamento tecnologico del parco veicolare, sia agli effetti prodotti dagli interventi infrastrutturali prospettati. Dalla simulazione acustica è stata ricavata la distribuzione della popolazione residente per livelli di esposizione della propria abitazione; da questa sono stati ricavati gli effetti di disturbo cumulativi attesi nei due diversi scenari.
Sempre nell’ambito del progetto è stata condotta un’indagine pilota per valutare le caratteristiche di isolamento dai rumori da traffico di un campione di edifici residenziali fiorentini. Tale indagine, tra le poche disponibili in Italia, fornisce indicazioni ulteriori per una comparazione più analitica della situazione italiana rispetto a quella di altri paesi europei. Con l’obiettivo di valutare più approfonditamente l’esposizione a PM2.5 della popolazione fiorentina, sono stati effettuati campionamenti in vari microambienti, nei giorni feriali del periodo invernale, quando le scuole sono aperte ed il traffico è quindi maggiore. In particolare, per una durata di 4 giorni, sono stati effettuati campionamenti simultanei in 4 autobus della Società di trasporto urbano Ataf. Per valutare l’esposizione nelle autovetture i campionamenti sono stati fatti su 4 taxi, con le stesse modalità utilizzate per i bus. Infine 40 fiorentini non fumatori, tra i 654 per i quali sono state raccolte informazioni sulla mobilità giornaliera, si sono resi disponibili per un campionamento personale della durata di 24 ore, corredato di un diario giornaliero dei soggiorni e spostamenti effettuati nella stessa giornata di campionamento, oltre che di campionamenti fissi nelle loro abitazioni. Su tutti i campioni sono state ottenute misure di massa del PM2.5 e di Black Smoke (fumo nero), e ne è stata esaminata la composizione elementare. Con i dati raccolti è stato possibile tra l’altro stimare la quantità di PM2.5 presente nelle abitazioni sia di origine indoor sia outdoor.
I risultati sintetici del caso studio Firenze riguardo all’inquinamento atmosferico e ad alcuni temi specifici, quali concentrazione di PM 2,5 nel traffico, concentrazione di PM 2,5 dentro e fuori dalle abitazioni, esposizione personale, possono essere così riassunti:
– Circa il 9% del tempo durante i giorni della settimana viene passato nel traffico;
– circa il 14% della media giornaliera di esposizione al PM 2,5 deriva dall’esposizione al traffico;
– la concentrazione di PM 2,5 nel traffico 8 – 43 µg/mc è più elevata che nei parchi urbani;
– le concentrazioni di PM 2,5 sono circa 10 µg/mc più elevate negli autobus che nei taxi.

(Fonte Arpa Toscana)
(12 Aprile 2006)