L’intesa verte sul trasferimento di conoscenze nel monitoraggio e controllo delle discariche
«Un prezioso gemellaggio tra Arpa italiane nel nome della sussidiarietà, valore a volte sottovaluto ma mai così attuale quando si parla dei rapporti tra le Arpa nel complesso sistema agenziale». È quanto affermato dal Direttore Scientifico dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria (Arpacal), dott. Antonio Scalzo, nel presiedere oggi a Catanzaro la prima giornata di lavori del gemellaggio che vede l’Agenzia ambientale calabrese al fianco delle «consorelle» Arpa Emilia Romagna e Arpa Lombardia nel progetto di trasferimento di know-how e protocolli operativi finalizzati al monitoraggio di discariche di rifiuti.
Il gemellaggio, attivato in seguito alla Convenzione Quadro siglata il 3 aprile 2007 fra l’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i servizi Tecnici (Apat) e il ministero dello Sviluppo Economico (individuato nella Direzione generale per le politiche dei Fondi strutturali comunitari del Dps), ha come obiettivo il trasferimento all’Arpacal da parte dell’Arpa Emilia Romagna e Arpa Lombardia di conoscenze e metodologie operative finalizzate alla gestione degli impianti di smaltimento rifiuti e, in particolare, ai controlli, monitoraggi ed analisi di laboratorio correlate, per la definizione dello stato ambientale delle discariche controllate, in tutte le fasi, da quella di realizzazione, a quella di esercizio alla fase di chiusura e recupero del sito.
Oltre ad una folta delegazione di tecnici dei dipartimenti provinciali dell’Arpacal, alla riunione hanno partecipato tecnici dell’Arpa Emilia Romagna e Arpa Lombardia, nonché dei funzionari del ministero dello Sviluppo Economico e l’ing. Eugenio Sabato Ceraldi, Responsabile del coordinamento del progetto per conto dell’Apat.
«Il nostro obiettivo dichiarato, quindi ? ha affermato il direttore scientifico dell’Arpacal, Scalzo – è di condividere le metodologie di monitoraggio ed il controllo delle discariche; un momento di scambio di conoscenza dei più importanti protocolli e tecniche in materia ? peraltro da acquisire da Arpa già consolidate in tali attività ? per noi con un duplice valore: acquisire conoscenza tecnica per il nostro personale, ma anche predisporsi a meglio collaborare per situazioni di emergenza nella delicata tematica dei rifiuti».
Nel dettaglio, il gemellaggio prevede il trasferimento di conoscenze in merito alle procedure da seguire nelle fasi di istruttoria per il rilascio di pareri tecnici su progetti di realizzazione ex novo, esercizio ed adeguamento alla normativa vigente di impianti di discarica con particolare attenzione ai criteri di progettazione di recupero del biogas. Questa fase focalizzerà su un progetto autorizzato di un impianto di discarica esistente e operativo in Lombardia. Il progetto proseguirà approfondendo sulla corretta captazione e i monitoraggi di eventuali perdite del biogas, l’acquisizione di metodologie sulle tecniche di trattamento e riutilizzo del biogas prodotto in discarica e la progettazione e la definizione dei protocolli necessari per il monitoraggio dello stesso biogas.
Il gemellaggio, che prevede appunto uno scambio di conoscenze tecniche, prevede anche dei sopralluoghi su impianti di discarica in esercizio ed in attività in Lombardia per verificare le condizioni costruttive e gestionali della captazione e combustione del biogas per il recupero energetico. Gemellaggio che proseguirà anche con il trasferimento di conoscenze sul sistema di gestione dei rifiuti in Emilia-Romagna.
«L’esperienza di oggi, insieme ad altri tasselli ben determinati ? ha concluso Scalzo nella sua presentazione del progetto – conferma che l’Arpa Calabria ha consolidato un grado di esperienza ed affidabilità nel complesso sistema agenziale».
(Fonte Arpacal)
(13 Marzo 2008)