È stato registrato un +2,5% di illegalità e per quanto riguarda i danni in testa risultano i depuratori pubblici che registrano un +4,4%
Mare, laghi, fiumi sempre più in difficoltà. Il bilancio finale dell’operazione «Mare Pulito 2003» condotta dal Comando Carabinieri Tutela Ambiente non lascia dubbi: cresce il livello di illegalità.
Infatti è stato registrato un +2,5% e per quanto riguarda i danni in testa risultano i depuratori pubblici che registrano un +4,4%.
In tutto il livello di eco-illegalità per impatto sul mare nel 2003 è stato del 23,8% contro il 21,3% registrato nel 2002; 184 gli obiettivi non conformi, su un totale di 774 impianti controllati, con tassi di illegalità del 23,1% per i laghi, del 21,1% per le coste, del 20%