«Com’è possibile che venga autorizzato un mais Ogm nel quale compaiono frammenti di Dna non intenzionalmente inseriti e addirittura funzionali? Già questo – spiega Federica Ferrario, responsabile campagna Ogm di Greenpeace – dovrebbe rendere tale Ogm non sicuro»
«Com’è possibile che venga autorizzato un mais Ogm nel quale compaiono frammenti di Dna non intenzionalmente inseriti e addirittura funzionali? Già questo dovrebbe rendere tale Ogm non sicuro. Inoltre – spiega Federica Ferrario, responsabile campagna Ogm di Greenpeace -, la valutazione delle richieste di autorizzazione dei nuovi Ogm rimane inadeguata, non trasparente e basata su dati scientifici di mediocre qualità».
Greenpeace aveva già evidenziato la pericolosità di questo nuovo Ogm sul quale permangono forti preoccupazioni sia di carattere scientifico che procedurale.
Greenpeace sottolinea anche come differenze significative siano state riscontrate tra il mais Nk603 e la varietà convenzionale, ma non