L’idea originale di una giovane imprenditrice foggiana permette di trasformare il costo di smaltimento dei rifiuti in un investimento. In Islanda il pesce di scarto di un allevamento ittico è conciato grazie ad olii vegetali con procedure a basso impatto ambientale
«Indovina, di cosa è fatto questo portachiavi?». La domanda di Michela, rivolta con un grande sorriso spiazza un po’, mentre si osserva un pezzettino di pelle che fa da ciondolo ad un gruppo di chiavi, si cerca una risposta non banale. La pelle è morbida sotto le dita, il disegno è a scaglie, quindi per non apparire scontata (la prima impressione è di pelle di coccodrillo o pitone) si azzarda: «cobra con gli occhiali?», anche per dimostrare di essere un’intenditrice di documentari. «No ? è la risposta ? è pelle di spigola».
L’istinto ti fa portare immediatamente al naso