L’Italia non lavora per ripristinare lo strato di ozono

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Nono sono state adottate «le misure precauzionali riguardo l’obbligo di controllare annualmente le apparecchiature fisse contenenti liquido refrigerante in quantità superiore a 3 kg per verificare la presenza di fughe»

La Corte di Giustizia delle Comunità europee ha dichiarato l’Italia inadempiente verso gli obblighi comunitari derivanti dal Reg. (CE) 2037/2000 «Sostanze che riducono lo strato di ozono», che impone agli Stati membri l’adozione di misure precauzionali per evitare e ridurre al minimo fughe di sostanze controllate.
Secondo il parere della Cgc l’Italia, entro il termine prescritto, non ha dato attuazione ad alcun provvedimento destinato a garantire la trasposizione della norma.
In particolare, si legge nella sentenza emessa dalla Corte, «La Repubblica italiana non ha adottato le misure precauzionali riguardo l’obbligo di controllare annualmente le apparecchiature fisse