Legno – In Uruguay per salvare le foreste

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L’azione di Greenpeace è l’ultima novità di un contenzioso che si trascina da settimane tra i governi di Argentina e Uruguay, poiché 300 chilometri a nord est di Montevideo, la società finlandese Botnia e la spagnola Ence, stanno costruendo due cartiere che utilizzano una tecnologia altamente inquinante, che rischia di alterare irrimediabilmente l’ecosistema locale

Una dozzina di attivisti di Greenpeace, tra cui un volontario italiano, Rossano Filippini, hanno fatto irruzione ieri in una cartiera in costruzione in Uruguay, ma sono stati arrestati dalla polizia, che li ha poi rilasciati. Filippini, quarantenne, romagnolo, è un militante storico dell’associazione ed è solitamente impegnato come cuoco a bordo delle navi di Greenpeace, che in questo momento stanno contrastando le baleniere giapponesi nel mar Antartico.
L’azione di Greenpeace è l’ultima novità di un contenzioso che si trascina da settimane tra i governi di Argentina e Uruguay, poiché 300 chilometri a nord est di Montevideo, la società finlandese