Angelo D’Arrigo come il Condor delle Ande

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In deltaplano ha affrontato estreme condizioni ambientali: temperature intorno a ?50°, rarefazione dell’aria e conseguente rischio letale d’ipossia, cioè la mancanza d’ossigeno nel sangue, forti turbolenze e pressione atmosferica ridotta del 75%

Angelo D’Arrigo, 44 anni, pilota siciliano di volo libero, cioè il volo senza motore, noto per aver scavalcato l’Everest in deltaplano nel 2004, è rientrato in Italia dall’Argentina dove ha sorvolato l’Aconcagua (6.962 m), la vetta regina della Cordigliera delle Ande, la seconda catena più alta al mondo.
D’Arrigo è da tempo protagonista di imprese ispirate, ora dal mondo degli uccelli migratori, ora da quello dei rapaci, quali il Condor delle Ande, il veleggiatore più avanzato della specie, avvistato perfino a quote prossime ai 10.000 m.
La partenza della spedizione italiana, denominata «Aconcagua Flight Xplorer 05» e composta da 12