In futuro ci sarà una diminuzione del tasso di crescita della domanda di petrolio da parte della Ue, non una riduzione complessiva della domanda
I paesi produttori di petrolio, riuniti nell’Opec, già temono che un protocollo di Kyoto troppo ambizioso e troppo vincolante procurerà loro un crollo della domanda di combustibili fossili e, quindi, un danno alle loro economie che vivono sulla commercializzazione del petrolio e degli altri combustibili fossili. Il timore è diventato poi una vera e propria preoccupazione quando l’Unione Europea ha pubblicato il 9 marzo scorso il libro verde sull’energia che delinea una strategia europea per diminuire la dipendenza dai combustibili fossili e sviluppare le energie rinnovabili.
A questo punto era necessario un chiarimento tra Opec ed Ue, chiarimento che