I litorali europei si avvicinano al «punto di non ritorno» ambientale

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foto di A. Fiore
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L’habitat unico delle zone costiere europee è sempre più minacciato a causa della sua stessa popolarità.
Queste sono le conclusioni contenute in una nuova relazione
dell’Agenzia europea dell’ambiente (Aea), presentata nei
giorni scorsi a Copenaghen.

«The changing face of Europe’s coastal areas» (I mutamenti delle zone costiere in Europa) mette in guardia dalla rapida accelerazione dell’occupazione dei suoli costieri, rincipalmente a favore dell’industria del turismo e del tempo libero, che minaccia il delicato equilibrio dei relativi ecosistemi. Ad esempio, circa due terzi delle zone umide in Europa (la maggior parte delle quali è situata lungo le coste) sono andati perduti sin dall’inizio del XX secolo. In base alla relazione, lo sviluppo costiero lungo il Mediterraneo è responsabile del cosiddetto «muro mediterraneo», con oltre il 50% dei litorali invaso dal cemento. «Le nostre coste rappresentano ecosistemi